Fuori commercio
Linee guida per i siti web delle PA – Vademecum
Il Protocollo eGLU 2.0. Come realizzare test di usabilità semplificati per i siti web delle PA
A cura di: Cornero Alessandra
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 128
Anno edizione: 2014
ISBN: GE6024
EAN: GE6024
UB. INT. : T511A
Contenuto
In una società complessa e competitiva la sfida per la valorizzazione del lavoro pubblico non può non passare per l’allargamento della sfera della conoscenza professionale e, al contempo, per l’integrazione di una visione moderna e avanzata nella programmazione strategica dei decisori pubblici. In questo modo è possibile definire ed attuare politiche pubbliche fondate sul merito e sulla competenza del capitale umano, per coniugarle con la produzione di un alto livello di performance degli uffici. In altre parole, una amministrazione prossima al cittadino è una amministrazione che sa operare con professionalità e competenza e intercettare tempestivamente le esigenze reali degli utenti.
L’azione rivolta alla diffusione presso le redazioni web delle tecniche per il testing delle esperienze d’uso dei siti delle PA, portata avanti dal Dipartimento della Funzione pubblica con le attività del GLU (Gruppo di Lavoro per l’Usabilità), va in questa direzione.
L’unione su cui si fonda, quella tra la cultura amministrativa e le expertise specialistiche del mondo pubblico e privato, ha il merito di far convergere l’azione su un obiettivo di miglioramento degli ambienti di interazione – le pagine dei siti delle PA – in cui i cittadini si trovano ogni giorno alle prese, non sempre con soddisfazione, con servizi online, form da compilare, menu e percorsi di navigazione. Dedicare attenzione alla rilevazione dell’usabilità percepita dall’utente in questo ambito – come è possibile con i test di usabilità semplificati realizzati con la procedura messa a punto dal GLU –, porta ad assumere i suoi bisogni come il centro del servizio, in coerenza con l’attuazione degli indirizzi contenuti nelle Linee guida per i siti web delle PA e, più di recente, con il Programma per la cultura e le competenze digitali promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
Come è noto, il riordino del quadro normativo della trasparenza (Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33), ha portato all’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano, tra l’altro, degli istituti dell’accesso civico e della trasparenza totale. I siti web delle PA pertanto si trovano di fronte al compito di rispondere ad un considerevole livello di controllo sociale del dato pubblico con una alta quota di “Internet accountability”. Quanto più questo sforzo prende forma e valore giuridico, tanto più è necessario lavorare, nel quadro di sviluppo di uno degli assi strategici dell’Agenda digitale, al rafforzamento delle competenze digitali delle PA. A questo compito è sotteso il presupposto che tali attività incidono in modo sempre più decisivo sulle condizioni di successo o insuccesso della fruizione dei servizi online da parte dei cittadini.
L’obiettivo di coniugare competenza con trasparenza e usabilità, dunque, si presenta come uno dei tratti distintivi che devono caratterizzare l’agire pubblico. La diffusione di uno strumento d’ausilio metodologico come il “Protocollo eGLU” che qui viene presentato nella versione 2.0, è coerente con questo imperativo.
Aiutare a rafforzare le competenze professionali dei redattori web con uno strumento metodologicamente rigoroso messo a punto da specialisti per non specialisti, da una parte, e favorire, dall’altra, la gestione dei processi di verifica della qualità dei siti da parte delle amministrazioni con test di usabilità semplificati e quindi a basso costo, vuol dire infatti assicurare condizioni di reale efficacia e soddisfazione della comunicazione web.
È evidente che, percorrendo questa strada, si contribuisce alla costruzione di una amministrazione digitale aperta, competente e centrata sull’utente e si risponde in tal modo alle sfide poste da una società fondata sulla partecipazione e la conoscenza.
Cons. FRANCESCA RUSSO
Il Direttore dell’Ufficio per l’informatizzazione statistica, le banche dati istituzionali e il personale Dipartimento della Funzione pubblica
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