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L’opera di Mario Ridolfi a Terni nel panorama del Novecento

Atti del convegno - Terni 5 maggio 2003

A cura di: Piccarreta Maria

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 128

Anno edizione:

ISBN: 9788849206579

EAN: 8849206577

UB. INT. : T448A T517a V04e V37g

Contenuto

“La gioia nostra, del nostro mestiere, è quella di far vivere le cose e direi, che siano anche graficamente nella loro espressione soddisfacenti. Anche dal punto di vista visivo: che parlino, che respirino”
1984

Mario Ridolfi, nato a Roma nel 1904, comincia l’attività di architetto a Roma alla fine degli anni Venti. Nel 1932 vince con Mario Fagiolo il concorso per la fontana di piazza Tacito a Terni e, un anno più tardi, quello per il palazzo delle poste a piazza Bologna a Roma. L’alternanza tra Terni e Roma avrebbe caratterizzato gran parte della sua attività fino al 1960 quando conclude l’ultima opera romana, la palazzina Mancioli II. Tra il 1948 e il 1949 comincia la collaborazione con l’INA Casa con il complesso nel quartiere Italia a Terni contemporaneo alla sopraelevazione Alatri a Roma. Tra il 1950 e il 1951 realizza Casa Chitarrini a Terni mentre a Roma sorgono la palazzina Zaccardi, la palazzina in viale Marco Polo, 1951-1952, le case in viale Etiopia, 1951-1954, la palazzina Mancioli I, 1952-1953. L’attività a Roma si conclude contemporaneamente alla costruzione a Terni tra il 1959 e il 1960 di Casa Staderini e delle Case Franconi. Le ultime opere nella città umbra sono il complesso Fontana, 1961-1964, Casa Pallotta, 1961-1963 e Casa Briganti, 1962-1963. Ridolfi conclude la propria attività con il Ciclo delle Marmore, una serie di architetture realizzate nei dintorni di Terni. Muore a Terni nel 1984.

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