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Medicina e Oncologia. Storia illustrata

11 volumi

Autori: Lopez Massimo

Formato: 21 x 29,7 cm

Legatura: Cartonato

Pagine: 2584

Anno edizione: 2023

ISBN: 9788849250503

EAN: 9788849250503

UB. INT. :

Contenuto

Massimo Lopez è stato Direttore della Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto “Regina Elena” per lo Studio e la Cura dei Tumori di Roma e Professore di Oncologia alla I Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università “Sapienza” di Roma. Membro permanente dell’American Society of Clinical Oncology, ha pubblicato più di 200 articoli sulle maggiori riviste scientifiche italiane e straniere. È autore di vari libri, tra i quali una monografia sul cancro della mammella, una sui GIST, e il manuale di oncologia medica pratica che porta il suo nome.

Piano dell’opera in 11 volumi

978-88-492-3831-0 Volume I – Le origini e le civiltà antiche
Una storia della medicina e dell’oncologia dalle origini ai giorni nostri, come immaginata in questo progetto, non è stata mai realizzata in precedenza. L’intera opera non si limita a raccontare i fatti ma il significato dei fatti, ponendo la medicina e l’oncologia nell’ampio contesto della storia generale e delle discipline umanistiche, per dare preziose indicazioni sul ruolo non secondario svolto dalle scienze mediche nel progresso dell’umanità. Pregevoli storie della medicina, sebbene datate, sono rinvenibili nella letteratura medica, mentre sono assenti libri di storia globale dell’oncologia e in particolare quelli ideati per dare una panoramica esaustiva dell’integrazione tra le due discipline. Questo primo volume traccia la storia della medicina e dell’oncologia dalle origini della vita allo sviluppo di società in Mesopotamia, Egitto, Cina Imperiale e Americhe precolombiane. Scritto con rigore scientifico e con stile fluente, accessibile a tutti, il volume è impreziosito da numerose illustrazioni, che a partire dagli antichi graffiti delle caverne fino agli squisiti manufatti delle Antiche Civiltà, forniscono una rappresentazione visiva dei primi passi della medicina. Così concepita, l’opera non è solamente un autorevole testo di consultazione per coloro che si dedicano allo studio della medicina e dell’oncologia, ma offre ai lettori interessati l’opportunità di seguire la formazione delle idee moderne sullo stato di salute e sul trattamento delle malattie, compreso il cancro.

978-88-492-3832-7 Volume II – Il mondo mediterraneo
Se la Mesopotamia è stata la culla della prima grande civiltà, nata nella metà del IV millennio a.C., la Grecia è stata la culla della medicina come scienza e le sue robuste radici filosofiche e scientifiche hanno nutrito nei secoli la sua evoluzione e contribuito alla continua raccolta di copiosi frutti. L’assimilazione dell’arte medica greca nel mondo latino dell’Italia centrale, e successivamente nell’Europa occidentale, è uno dei fenomeni più straordinari nella storia della medicina, poiché ha rappresentato la base della tradizione medica nell’intero Occidente. Senza questo evento la medicina greca sarebbe, sotto il profilo storico, confinata al periodo in cui si è originariamente affermata, e con essa Ippocrate e Galeno. Nella veste latina, invece, le teorie mediche greche hanno continuato a essere studiate, dibattute e applicate almeno fino al XIX secolo, e il giuramento di Ippocrate ancora oggi rappresenta un simbolo della professione medica. In questo secondo volume di Medicina e Oncologia, supportato da una preziosa e vasta iconografia, la felice sintesi tra storia della civiltà greco-romana e storia della scienza è narrata e analizzata dall’autore con il rigore dello storico e la competenza del medico ricercatore. Conoscere gli indissolubili legami tra il mondo antico e quello moderno è quindi un passaggio obbligato per comprendere il percorso della medicina perché, avverte Goethe, “Chi non ricava nulla da tremila anni di storia resta nell’oscurità, senza esperienza, vivendo alla giornata”.

978-88-492-3833-4 Volume III – Medicina Medievale
Per lungo tempo il Medioevo è stato ritenuto un periodo caratterizzato dal collasso della civiltà greco-romana, dallo spopolamento delle città, da castelli e austere cattedrali, abazie e monasteri nei quali erano di fatto confinate le persone dotte. L’insegnamento e la pratica della medicina scientifica ippocratico-galenica – e con essi il tessuto medico intrecciato nei secoli precedenti – avevano corso il rischio di essere travolti dal crollo dell’Impero romano d’Occidente. Ma Galeno gli era sopravvissuto perché – come Aristotele – aveva una risposta per ogni cosa ed entrambi furono accolti dal mondo cristiano. La medicina medievale iniziale non ebbe la brillantezza dei tempi del “divino Galeno”, ma i manoscritti medici greci e latini furono conservati, studiati e copiati e, con l’avvento dell’Islam, tradotti in arabo. Nella successiva versione in latino hanno costituito il fondamento della scienza e della filosofia dell’Europa a partire dal secolo XI. Nello stesso periodo la medicina razionale rinasce dapprima con la Scuola medica di Salerno e, quindi, con il fiorire delle Università e la fondazione di ospedali. Questo volume di Medicina e Oncologia presenta una storia stimolante, scritta con rigore scientifico, l’accuratezza del ricercatore e il consueto stile sobrio e scorrevole: una miniera inesauribile di informazioni sul pensiero medico di oltre un millennio e un piacere per gli occhi, con le raffinate illustrazioni. Come i precedenti è rivolto ai medici, agli studiosi e a tutti coloro che, interessati all’argomento, vogliono saperne di più.

978-88-492-3834-1 Volume IV – Il Rinascimento e la nuova scienza
Dal XIV secolo alla fine del XVI, la vita sociale e culturale dell’Europa fu pervasa da un profondo rinnovamento, originato in Italia, che portò le arti e le discipline umanistiche a raggiungere livelli sconosciuti da più di un millennio. La gloria sarebbe stata raggiunta – si affermava con entusiasmo – asportando la ruggine del periodo medievale ed emulando gli antichi. Nuove invenzioni, tra cui quella della stampa, contribuirono a cambiare le basi della cultura: i libri si moltiplicarono e gli educatori erano felici di diffonderli. Fiorirono erbari illustrati e, nella rinascita dell’anatomia, le immagini del corpo umano nella Fabrica di Vesalio destano ancora ammirazione per forme e dettagli. Nel XVII secolo un contributo fondamentale all’avanzamento della medicina è dato da Harvey con la scoperta della circolazione del sangue, senza dimenticare quello apportato alla definizione della scienza e del metodo sperimentale da Galileo, Bacone e Cartesio. Grandi innovatori emergono anche nella chimica, nell’anatomia microscopica, nella definizione della fisiologia dell’organismo e delle malattie. È l’epoca in cui la rivoluzione scientifica in molti settori dello scibile pone fine alla concezione tolemaica dell’Universo e alla fisica aristotelica; fa emergere una visione più realistica della natura e del corpo umano; incrina profondamente l’impalcatura della tradizionale medicina galenica, creando i presupposti per il suo completo smantellamento nel secolo XVIII. La descrizione di questi eventi nel quarto volume di Medicina e Oncologia ci presenta la storia straordinaria dell’inizio della medicina moderna con il consueto stile fluente e numerose illustrazioni che non decorano, ma illuminano il testo.

978-88-492-3835-8 Volume V – L’Illuminismo e il XIX secolo
Nel Settecento, spesso etichettato come “secolo delle rivoluzioni”, si assiste a uno straordinario sviluppo della scienza, iniziato con l’enunciazione dei principi di Newton che ancora oggi sono in gran parte alla base della nostra visione del mondo. Le scienze naturali sono riorganizzate, con la proposta di tassonomie zoologiche e botaniche, e la medicina si avvia a diventare più scientifica con la formulazione di grandi sistemi interpretativi, la nascita di una chimica separata definitivamente dall’alchimia, le prime ricerche su fenomeni elettrici e fisiologici, l’interpretazione innovativa della natura dei processi morbosi e la caratterizzazione di molte malattie specifiche. È però nell’Ottocento che la medicina diventa definitivamente scienza e tecnologia con l’invenzione dello stetoscopio, la scoperta dell’anestesia, dell’antisepsi e dell’asepsi, dei vaccini, della sieroterapia, con l’analisi microscopica dei tessuti e l’individuazione della cellula come elemento fondamentale della materia vivente. Cambia il paradigma interpretativo delle alterazioni del corpo umano e cambia l’approccio terapeutico con l’introduzione della chemioterapia e il perfezionamento delle tecniche chirurgiche. Nel quinto volume di Medicina e Oncologia, la storia dell’evoluzione degli eventi e dei concetti che hanno portato all’affermazione della medicina moderna, è presentata anche attraverso le vicende degli uomini e delle donne, che con abnegazione e determinazione hanno tracciato percorsi di successo. Lo stile non è mutato: semplice, scorrevole, accessibile a tutti coloro che sono interessati alla formazione delle idee moderne sulla salute e sulle malattie. E come sempre le stupende illustrazioni si integrano col testo in maniera mirabile.

978-88-492-3836-5 Volume VI – Sviluppo dell’oncologia scientifica
Anche se descritti fin dal V secolo a. C., per più di due millenni i tumori sono stati generalmente indicati con una terminologia vaga e imprecisa che dava adito a confusione e impediva di caratterizzarli in maniera corretta. Fu solo nel XVIII secolo che l’interesse nella patologia neoplastica cominciò a intensificarsi, apportando contributi che favorirono lo sviluppo delle conoscenze nel XIX secolo. Progressi furono registrati in ogni settore dell’oncologia: a livello concettuale con un approccio scientificamente più corretto; a livello morfologico con una migliore caratterizzazione macroscopica e microscopica dei tumori; a livello classificativo con una netta separazione tra carcinomi e sarcomi e con l’individuazione di numerosi istotipi nosologicamente distinti; a livello etiologico con la scoperta di fattori cancerogeni e del loro meccanismo d’azione; a livello biologico con la definizione della natura del cancro e dei meccanismi che stanno alla base della sua diffusione locale e a distanza; a livello terapeutico con i notevoli progressi della chirurgia che, grazie alla scoperta dell’anestesia generale e dell’antisepsi, ha potuto mettere a punto interventi di asportazione radicale, offrendo finalmente ai pazienti la concreta speranza di poter debellare una malattia che per molti secoli aveva disarmato i medici, ritenendola incurabile. Inizialmente la terapia medica non fu in grado di apportare un contributo significativo, ma alla fine del XIX secolo la scoperta dei raggi X e del radio ha fornito un’altra efficace modalità terapeutica: la radioterapia. Nel VI volume di Medicina e Oncologia, lo sviluppo dell’oncologia scientifica è presentato con eleganti illustrazioni, nel consueto stile semplice e fluente, a tutti coloro che desiderano conoscere come l’antico sogno della guarigione del cancro sia stato trasformato in una reale possibilità.

978-88-492-3837-2 Volume VII – Evoluzione della terapia del cancro
Se nella seconda metà del secolo XIX la ricerca di laboratorio aveva contribuito a fornire al medico nuovi mezzi per migliorare la pratica clinica, il periodo di transizione dal XIX al XX secolo è stato cruciale per cambiare il volto della medicina e fare dell’oncologia una disciplina finalmente basata su modalità terapeutiche realmente efficaci. L’anestesia e l’antisepsi avevano ampliato gli orizzonti della chirurgia, consentendo l’asportazione radicale di processi neoplastici in ogni parte del corpo. La scoperta dei raggi X e del radio aveva fornito una nuova arma contro il cancro – la radioterapia – mentre l’affinamento delle tecniche di laboratorio non tardò a mettere a disposizione agenti ormonali efficaci nella terapia dei tumori ormonodipendenti, eliminando la necessità di ricorrere a interventi con notevole impatto fisico e psichico, quali l’ovariectomia e l’orchiectomia. Queste modalità terapeutiche, insieme alla chemioterapia, hanno ampliato la gamma dei tumori trattabili anche con finalità curative, ma la sorpresa maggiore è derivata dagli straordinari successi dell’immunoterapia del cancro. L’approfondimento delle conoscenze delle interazioni tra ospite e tumore ha permesso di rimuovere i meccanismi inibitori, consentendo alle cellule immunodepresse di espletare in pieno la loro funzione, e di modificare i linfociti T in modo da riconoscere direttamente l’antigene e attivarsi. Ciò ha reso possibile il controllo di neoplasie ancora resistenti ai trattamenti disponibili. Il VII volume di Medicina e Oncologia riporta questi affascinanti progressi con la consueta forma scorrevole, integrata da numerose e vivide illustrazioni.

978-88-492-3838-9 Volume VIII – Il cancro della mammella
I primi a descrivere il cancro della mammella furono gli antichi Egizi, riportandone un caso nel papiro Edwin Smith circa 3000 anni a.C. Nei millenni successivi non c’è stata epoca in cui non sia stato oggetto di attenzione da parte sia di medici che di persone comuni e la sua storia è costellata da una miriade di eventi che hanno suscitato speranze e delusioni, gioia e dolore, entusiasmo e depressione, paura e terrore o calma e serenità. Stati d’animo contrastanti espressione della concezione della malattia, dei vari metodi di cura di volta in volta adoperati e dei diversi risultati ottenuti. È una storia avvincente non solo da un punto di vista umano, ma anche scientifico per il continuo impegno di decine di ricercatori che hanno dato un contributo significativo all’avanzamento delle conoscenze su etiologia, patogenesi, biologia molecolare e genetica della malattia con risvolti clinici e terapeutici così straordinari da trasformarne completamente il volto. Il cancro della mammella – un tempo quasi sempre letale – è oggi una neoplasia guaribile nella stragrande maggioranza dei casi, se diagnosticata precocemente e trattata correttamente, ma anche in fase avanzata – almeno per alcuni sottogruppi – esiste la possibilità di guarigione o di conversione in una malattia cronica compatibile con una lunga sopravvivenza. La ricerca attuale avanza a passo spedito, favorita da numerose iniziative motivate dall’impatto sociale e psicologico della malattia e dagli avanzamenti tecnologici. Ripercorrere il cammino nei secoli di questa malattia millenaria, evidenziandone gli aspetti umani, le conquiste scientifiche e le prospettive future, è l’obiettivo del volume VIII di Medicina e Oncologia, ornato con numerose figure che contribuiscono a una migliore comprensione del testo.

978-88-492-3839-6 Volume IX – Evoluzione e successi della chemioterapia del cancro
Il cancro è noto fin dai tempi più antichi e l’uomo ha sempre cercato di eliminarlo o curarlo con i mezzi che aveva a disposizione. Prima della chemioterapia ha usato erbe medicinali e sostanze chimiche diverse, con risultati in genere di utilità scarsa o nulla. La chemioterapia moderna è nata all’inizio degli anni 1940 ed è legata agli studi condotti negli Stati Uniti su varie sostanze tossiche in previsione di un loro possibile uso da parte dei Tedeschi a scopo bellico. Il primo farmaco è stato la mostarda azotata, che in regimi di chemioterapia di combinazione si è rivelato in grado di guarire alcune neoplasie. Lo sviluppo di altri agenti ha contribuito in modo significativo a creare associazioni farmacologiche curative, aumentando notevolmente il numero di tumori in fase avanzata guaribili con la chemioterapia (leucemia acuta del bambino, linfoma di Hodgkin, linfomi non-Hodgkin, tumori del testicolo, alcuni tumori solidi pediatrici). In altri casi, se non si è potuta ottenere la guarigione definitiva, si è riusciti a prolungare notevolmente la sopravvivenza dei pazienti, trasformando in cronica una malattia generalmente caratterizzata da un decorso rapidamente letale. Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla perspicacia e perseveranza di numerosi giovani ricercatori; alla conduzione di studi clinici accurati; allo sviluppo delle basi razionali della chemioterapia e di farmaci in grado di contrastarne gli effetti collaterali; e alla messa a punto di analisi statistiche accurate. Un contributo significativo è stato apportato anche dalla nanotecnologia. Il IX volume di Medicina e Oncologia è il racconto dello straordinario e affascinante sviluppo della chemioterapia antitumorale, dello spirito della ricerca e delle difficoltà incontrate, e del raggiungimento di un successo spesso insperato. Sempre con il consueto stile piano e numerose figure esplicative.

978-88-492-3840-2 Volume X – Il cancro come malattia genetica
Dopo secoli di ipotesi e congetture sulla natura del cancro, oggi sappiamo che si tratta di una malattia genetica, nel senso che è causata dall’alterazione di alcuni geni. Il percorso che ha condotto a questa conclusione è iniziato nella seconda metà del secolo XIX con la teoria dell’evoluzione prospettata da Charles Darwin e la formulazione delle leggi sulla trasmissione dei caratteri ereditari a opera di Gregorio Mendel. È stata però la scoperta nel 1953 della struttura a doppia elica del DNA a costituire il punto di svolta decisivo che, favorendo lo sviluppo della biologia molecolare, ha innescato una serie di ricerche sulle caratteristiche genetiche dei tumori, che hanno consentito di chiarire i meccanismi fondamentali alla base della loro genesi e progressione. Oggi siamo a conoscenza del ruolo di oncogeni, geni oncosoppressori, geni riparatori del danno al DNA, fattori di crescita, recettori, oncoproteine non recettoriali, vie di trasduzione dei segnali, microambiente che circonda il tumore e fattori epigenetici. Ma queste informazioni apparirebbero aride senza la conoscenza degli eventi che le hanno motivate, dell’impegno e della perseveranza dei ricercatori nel condurre studi lunghi e difficili, delle loro intuizioni, gioie e frustrazioni, della loro capacità di mettere insieme tasselli disparati per dare un senso alle cose. È un racconto tra i più affascinanti in oncologia, che si è dipanato attraverso percorsi complicati, spesso però terminati con l’assegnazione del “Premio dei premi” – il Nobel – a giovani ed entusiasti ricercatori. Questo racconto è delineato nel volume X di Medicina e Oncologia con appassionata partecipazione dell’autore, che è riuscito a rendere facilmente comprensibili anche i concetti più complicati, servendosi spesso di illustrazioni altamente rappresentative.

978-88-492-3841-9 Volume XI – Il cancro all’inizio del XXI secolo
L’interpretazione del cancro come malattia genetica ha fornito la base razionale per mettere a punto nuove armi per combatterlo, andando alla ricerca di alterazioni molecolari aventi un ruolo chiave nella trasformazione neoplastica della cellula e nel mantenimento della sua attività proliferativa. All’inizio del secolo in corso è così nata la terapia molecolare dei tumori, che ha trasformato una neoplasia generalmente a decorso fatale – la leucemia mieloide cronica – in una malattia compatibile con una vita pressoché normale. Oggi, dopo circa 20 anni, sono ormai numerosi i tumori che possono giovarsi di trattamenti personalizzati con prolungamento significativo della sopravvivenza dei pazienti. Col volume XI di Medicina e Oncologia è giunto al termine il lungo percorso iniziato all’alba della vita: un viaggio appassionato che ha raccontato le numerose conquiste nel corso dei secoli, per preservare la salute dell’uomo, e che si conclude con la disamina dei più recenti e spettacolari avanzamenti terapeutici, ottenuti grazie alla possibilità – fornita da nuove e sofisticate tecnologie – di sequenziare il genoma umano e, quindi, di studiare più a fondo la malattia neoplastica. La ricerca però non si ferma qui. Sono state ormai gettate le basi per confidare in nuovi avanzamenti nel migliorare la specificità dei farmaci a bersaglio molecolare e nello sviluppo di vaccini terapeutici antitumorali a mRNA, sulla scia del successo arriso a quelli preventivi contro la COVID-19. Tutto è presentato con la consueta lucida chiarezza espositiva, coadiuvata da numerose immagini che impreziosiscono il testo, facilitandone ulteriormente la comprensione.

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