Monelli banditi

Monelli: come possono esserlo tutti i bambini,
in particolare quelli cresciuti per strada.
Banditi: participio passato del verbo ‘bandire’, ossia separati temporaneamente dalla società e posti sotto la tutela giudiziaria. Banditi, sinonimo di delinquenti, o potenzialmente tali, pericolosi per aver deviato dalle regole della convivenza civile.
Innocenti? Colpevoli? Capaci di intendere e di volere? Da punire?
Da rieducare? Il dibattito è aperto e all’ordine del giorno.
Monelli banditi, posti nella condizione di non nuocere,
in luoghi separati e adibiti,
secondo le migliori intenzioni, alla rieducazione e al reinserimento.
Stanze di vita quotidiana, nascoste agli occhi della maggior parte di noi, raccontate per immagini dai fotografi dell’Istituto Nazionale Luce.
L’occasione: una campagna fotografica commissionata dal Ministero di Grazia e Giustizia nel 1951, per testimoniare il concreto impegno per un rinnovamento illuminato della giustizia minorile.
Ad un occhio attento e sensibile le immagini, recuperate negli archivi a distanza di cinquant’anni, offrono molteplici piani di lettura e spunti per una riflessione allargata.
Estrema sintesi di attimi catturati per sempre dall’obbiettivo, intruso in una disciplina appartata, in un tempo storicamente determinato.
Luoghi della memoria scomodi da rimuovere, oppure scorci annebbiati di uno specchio in cui si riflettono le contraddizioni dei nostri modelli di vita?
Vite ancora tenere precocemente travolte e indurite dagli eventi, sfidando il caos mediatico, ci lanciano impudichi segnali.