Murilo Mendes
L'occhio del poeta. La critica d'arte come un genere letterario
A cura di: Stegagno Picchio Luciana
Formato: 21 x 29,7 cm
Legatura: Cartonato
Pagine: 208
Anno edizione: 2001
ISBN: 9788849202212
EAN: 8849202210
UB. INT. : T700C V13h V22a
Contenuto
L’Occhio del Poeta è il titolo che era stato scelto nel 1974 dal poeta brasiliano Murilo Mendes (1901-1975) per il volume destinato a raccogliere i suoi testi italiani pubblicati come presentazione in catalogo delle mostre degli artisti amici. Già considerato uno dei maggiori poeti del Brasile modernista e una delle voci più originali della poesia latino-americana, Murilo Mendes si era stabilito fra noi nel 1956 come Professore di Cultura brasiliana nell’Università di Roma e a Roma sarebbe rimasto fino alla sua morte. Fra il 1956 e il 1975, Murilo Mendes e la sua sposa, Maria da Saudade Cortesão, avevano fatto della loro casa, in via del Consolato 6, un luogo di convegno di scrittori, poeti e soprattutto di pittori e artisti plastici: un salotto il cui mito rivive nelle pagine di questo volume. Già in Brasile, e poi a Parigi, Murilo Mendes si era affermato come amico di celebri pittori fra cui Ismael Nery e Jorge de Lima, Maria Helena Vieira da Silva e Arpas Szenes, Marc Chagall e Picabia. Ma soprattutto Alberto Magnelli di cui appena giunto in Italia presenterà il catalogo della mostra fiorentina del 1963.
L’amicizia di Magnelli sarà il suo passaporto per l’accostamento ai pittori della capitale, all’epoca vero centro internazionale di cultura. Per le mostre degli artisti, in massima parte italiani, ma anche stranieri che esponevano in Italia e soprattutto nella capitale, Murilo comincerà allora a scrivere personali e ambitissime presentazioni. Sono questi i testi che la morte impedì al poeta di veder raccolti in volume e che ora, a celebrare anche in Italia il centenario dalla sua nascita, vedono la luce, per iniziativa dell’Ambasciatore del Brasile a Roma, Paulo Tarso Flecha de Lima, e ad opera di Luciana Stegagno Picchio editrice e custode dell’archivio e degli inediti di Murilo Mendes.
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