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Patrimonio culturale e paesaggio – Cultural heritage and landscape

Un approccio di filiera per la progettualità territoriale - An industry approach for territorial planning

English abstracts

Formato: 21 x 29,7 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 208

Anno edizione: 2010

ISBN: 9788849218138

EAN: 8849218133

UB. INT. : T302B V06b

Contenuto

Il ruolo del patrimonio culturale e del paesaggio per la costruzione dell’identità territoriale è stato a lungo indagato dalle scienze umane che hanno chiarito le matrici di assetti consolidati, le valenze di componenti naturali e antropiche, i processi di attribuzione e arricchimento dei significati, le ragioni della conservazione e della valorizzazione. Superata questa fase, è necessario interrogarsi sulle modalità di gestione del “capitale culturale” affinché le potenzialità individuate possano esprimersi nei processi di pianificazione e nella programmazione economica; la riflessione scientifica deve, pertanto, focalizzarsi sulle ricadute applicative di impostazioni teorico-metodologiche solide e mature.
In tale dibattito si inserisce il volume Patrimonio culturale e paesaggio: un approccio di filiera per la progettualità territoriale che propone un iter di ricerca basato sulla trasversalità e l’integrazione di competenze eterogenee, raccordate nelle fasi della “filiera culturale”, al fine di superare la settorialità delle analisi e degli interventi. Per rispondere agli obiettivi della ricerca di base e di quella applicata, le scienze geografiche sono coinvolte in tutto lo spettro degli interessi disciplinari, dalla riflessione sull’essenza del paesaggio ai sistemi più innovativi della rappresentazione cartografica, dall’indagine dei fattori di pressione antropica e di omologazione paesaggistica alle nuove forme di una competitività territoriale perseguita nelle logiche della governance e del distretto culturale.
Come un poliedro, il paesaggio va osservato da diverse angolazioni e prospettive per coglierne la molteplicità degli aspetti secondo un approccio multi-qualitativo (multi-quality approach). Analizzando mediante logiche di “filiera” il patrimonio culturale e ambientale, è possibile definire il quadro teorico-operativo a cui raccordare un articolato panel di competenze che, pur maturate negli ambiti specialistici della ricerca, possono costruire un articolato percorso d’indagine territoriale.

The role of cultural and landscape heritage in building territorial identity has been examined at length by human sciences and thus the deep-seated causes determining the consolidation of territorial organizations, the value of natural and anthropic components, the processes of significance attribution and enrichment and the motivations for conservation and enhancement have all been thoroughly analysed and clarified. Upon conclusion of this phase, an examination of the manner in which this “cultural capital” is managed was deemed necessary in order to ensure that all the identified potential be expressed in the planning and financial programming processes. As a consequence, scientific reflection must focus upon the consequences of applying approaches which, from a theoretical-methodological perspective, are concrete and well-developed.
Falling within the context of this debate is the volume entitled Cultural and landscape heritage: a sectoral approach to territorial planning. This volume proposes a research procedure based upon a transversal approach which integrates diverse expertise in the cultural realm in order to overcome any sectoral partiality in the analyses and actions to be undertaken.
In order to attain the basic research and application objectives, geographical sciences are involved in the entire gamut of disciplinary approaches, which range from consideration of the essence of landscape, the most innovative systems of mapping representation, studies regarding anthropic pressure and landscape standardization to new forms of territorial competition undertaken in the rationale of governance and cultural districts.
In a multi-quality approach, landscape – like polihedra – must be observed from various angles and perspectives in order to fully comprehend the multiplicity of the various aspects. In analyzing cultural and environmental heritage based upon “sectoral” logic, the theoretical-operational framework needs to be established by a panel, comprised of diverse expertise representing specialized areas of research, will be able to lead the way to a clear and well developed procedure for territorial studies.

Maria Mautone, professore ordinario di Geografia presso l’università degli Studi di Napoli “Federico II”, consigliere della Società Geografica Italiana, è attualmente Direttore del Dipartimento “Patrimonio culturale” del Cnr; è direttore del Corso di Perfezionamento in “Gestione e controllo dell’ambiente”, è stato componente della “Commissione Nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi”. L’attività scientifica più recente è finalizzata alla gestione del patrimonio culturale secondo logiche di filiera tese ad rafforzare l’identità locale, esaltando le valenze di risorsa insite nei beni. Il ruolo dei parchi come strumento di gestione e fruizione sostenibile delle qualità territoriali è il tema principale delle monografie “I parchi nazionali, patrimonio naturale e culturale d’Italia” realizzato per il Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del Mare, in collaborazione con la Società Geografica Italiana. Il volume “Beni culturali, risorse per l’organizzazione del territorio” (2001) e gli articoli “Convenzione europea del Paesaggio, impronte identitarie e dinamismo postmoderno” (2007), “Landscapes, heritage and culture” (2009) sono alcune delle più significative pubblicazioni che evidenziano le strette connessioni tra economia
e valorizzazione del paesaggio.

Maria Ronza, ricercatore in Geografia presso l’università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha inizialmente analizzato il ruolo dei beni culturali nell’assetto dei sistemi locali per poi considerarli nella prospettiva operativa della pianificazione territoriale, collaborando con la Provincia di Napoli alle fasi propedeutiche del Piano territoriale di Coordinamento. Si è soffermata sul ruolo della rete ecologica per la tutela delle qualità ambientali in sistemi ad elevata antropizzazione nell’ambito di uno studio di fattibilità per l’ente Parco nazionale del Vesuvio. nelle analisi sul paesaggio ha focalizzato l’attenzione sulla lettura diacronica delle dinamiche territoriali attraverso la gestione di fonti eterogenee in ambiente GIS e ha curato la progettazione di un database relativo ai sistemi costieri per la regione Campania.

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