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Ri-Composizioni. Temi e figure per conversioni urbane

Formato: 15 x 21 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 144

Anno edizione: 2008

ISBN: 9788849214284

EAN: 8849214286

UB. INT. : T462A V05g

Contenuto

Prefazione di Paolo Desideri – Postfazione di Antonino Terranova

Dopo anni di ricerca tipologica svincolata dalle problematiche urbane, seguiti da altrettanto autonome fughe verso plurali scommesse formali, il libro suggerisce di ritornare a parlare di città, consci delle sue mutate dinamiche e della necessità di introdurre il carattere aperto della contemporaneità laddove superate strutture monofunzionali necessitano urgente trasformazione. Il progetto che proponiamo seleziona temi e modalità per immaginare spazi coerenti con il tempo in cui si vive, si opera, si abita. E in questo momento crediamo sia strategico ri-pensare le tecniche del comporre e individuare nuove azioni compositive, per recuperare quelle zone che la città moderna ha voluto singolari e autonome, proponendo un nuovo modello culturale, quello della città plurale capace di spazi pubblici aperti e di architetture miste. Da qui “Ri-Composizioni”, titolo del libro, tema di riferimento dei testi e soggetto di riflessione dei tre anni, dal 2002 al 2005, di produzione progettuale all’interno dei corsi di Composizione Architettonica e Urbana del quarto anno di studio del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura, teoricamente condivisi e curati da M. De Grassi e G. Mondaini presso la Facoltà di Ingegneria di Ancona dell’Università Politecnica delle Marche.

…In questo panorama progettuale sempre più marcatamente caratterizzato dal trionfo dell’architettura solipsista, Ri-composizioni si presenta come una riflessione in netta contro tendenza: in tutti i progetti presentati ed in tutti gli scritti che li accompagnano, le ragioni del comporre sono sempre saldamente, vorrei dire necessariamente fondate sulla necessità di ricondurre il senso del progetto alla scala del contesto urbano, ed alle sue categorie conoscitive ed interpretative. In certa misura potremmo dire che Ri-composizioni appare come un test significativo per verificare quale sia, oggi, la vitalità della composizione urbana, cioè di una disciplina che anche in Italia è sembrata evaporare a partire dagli anni nei quali la nostra cultura contemporanea ha progressivamente preso atto dell’esistenza prima e della vitalità poi dei modelli metropolitani diffusivi…
Dalla prefazione di Paolo Desideri

…Costruire strategie per infiltrazione sembra ancora una bella scommessa per l’Urbano, in realtà però troppo spesso produttrice alla fine solo di oggetti singoli deliziosi ma non propulsivi di ulteriorità significative, pratiche o simboliche…Certo nel frattempo tendenze spiazzanti producevano nel mondo linguaggi anche teorici di decostruzione oppure di laconismo linguistico. Il ritorno della metropoli era inevitabile. Doveva essere evitata l’ultima deriva nello Sciatto. Il rimpianto per il Monumento perduto continua a serpeggiare però intanto, per fortuna, se il potenziale simbolico di una architettura che sta riprendendo piede magari come che c’è di male archiscultura non è necessariamente legato ad un rammemoramento del passato ma può esserlo ad una oggi nel paese dei cachi rimossa Nostalgia Di Futuro…
Dalla postfazione di Antonino Terranova

Gianluigi Mondaini è nato ad Ancona nel 1962. Architetto dal 1989. A partire dallo stesso anno inizia la collaborazione all’attività didattica e di ricerca dei Corsi di Composizione Architettonica delle Facoltà di Architettura di Pescara, di Roma “La Sapienza”, dell’Environmental Faculty della canadese Waterloo University e della Facoltà di Ingegneria di Ancona dell’Università Politecnica delle Marche. Partecipa al Teacher Seminar 1992 AIA/ACSA presso la Cranbrook Academy of Art/Michigan Usa, nel 1997 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica ed Urbana e nel 1999 il Post-Dottorato di ricerca nella stessa disciplina. Docente in Laboratori e Workshop di Progettazione Architettonica organizzati da diverse strutture universitarie e associazioni culturali, dal 1999 al 2005 è professore a contratto per i Corsi di Architettura e Composizione Architettonica I e II presso il Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura della Facoltà di Ingegneria di Ancona dell’Università Politecnica delle Marche e nell’A.A. 2007/2008 insegna Architettura del Paesaggio presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Macerata. Dal 2005 è Docente di Composizione Architettonica presso la Facoltà di Ingegneria di Ancona. Nel 1990 consegue l’abilitazione professionale e fino al 1995 svolge attività autonoma e in collaborazione con altri professionisti e vari studi di architettura. Dal 1996 è contitolare dell’associazione professionale Mondaini Roscani Architetti Associati che si occupa di architettura ed urbanistica con sede ad Ancona. Realizza in varie formazioni professionali diverse architetture, partecipa a concorsi nazionali e internazionali ottenendo diversi premi e segnalazioni. Opere e progetti sono stati oggetto di numerose pubblicazioni su cataloghi e riviste, nonché esposti in diverse mostre in Italia e all’estero.
Dal 2008 è membro del Consiglio Direttivo dell’INARCH Marche. I lavori principali dello studio Mondaini Roscani dal 1996 al 2005 sono stati pubblicati in una monografia edita dalla casa editrice IDEA Architecture Books con saggi di M. Zambelli e G. Mastrigli. Ha pubblicato diversi saggi e articoli su libri e riviste e scritto alcuni volumi tra i quali: Abitare dopo il Moderno, Pescara 2000, Forme e Tecniche Bioclimatiche (?), Pescara 2001 e 2002 (seconda edizione), Luoghi comuni, Roma 2002, Figure Urbane, Firenze 2004, Ipotesi Urbane, Ancona 2004.

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