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Richard-Ginori 1737-1937

Ceramics from the Manifattura di Doccia Museum - Ceramiche del Museo della Manifattura di Doccia

Facing English text

Formato: 21 x 29,7 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 112

Anno edizione: 2007

ISBN: 9788849213614

EAN: 8849213611

UB. INT. : T519C V13e

Contenuto

Le raffinate porcellane di Richard Ginori si collocano indubbiamente tra i marchi di eccellenza e qualità che contraddistinguono l’arte della produzione manifatturiera italiana in tutto il mondo.
Ospitare una mostra che ripercorre le fasi della produzione del marchio Ginori attraverso due secoli e 200 pezzi, molti dei quali esposti per la prima volta, credo che sia un omaggio particolare che l’Italia possa offrire agli Stati Uniti, Paese che ama la cultura e l’arte italiana in tutte le sue espressioni.
Non vi poteva essere occasione più solenne della visita negli Stati Uniti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per aprire ancora una volta le porte dell’Ambasciata d’Italia a Washington al pubblico americano.
Nel 1737, Carlo Ginori avviò la fabbricazione di manufatti nella sua tenuta di Doccia. Fu in questo edificio che presero posto le officine ceramiche e furono costruite le prime fornaci a stretto contatto con il laboratorio dei modellatori e con quello dei decoratori.
Accanto agli opifici per la produzione sperimentale della porcellana, nel 1754, il marchese Ginori fece costruire ed affrescare con scene delle varie fasi della produzione della ceramica un’imponente galleria, all’interno della quale poteva presentare i prodotti più preziosi delle sue officine.
La mostra presentata per la prima volta negli Stati Uniti, prende spunto proprio dall’originale progetto del Marchese Ginori, di voler presentare al pubblico i pezzi più belli e sofisticati della sua produzione. Questa esposizione inoltre, rappresenta un omaggio al Museo di Doccia di Sesto Fiorentino, a pochi chilometri da Firenze, che raccoglie con oltre 7000 opere la storica produzione di maioliche e porcellane.

The elegant porcelains of Richard Ginori are unquestionably among the trademarks of excellence and superior quality that distinguish products of Italian manufacture throughout the world.
I believe that hosting an exhibition that follows the footprints of Ginori products in the various stages over two centuries through some 200 pieces, many on display for the very first time, is a special tribute that Italy could pay to the United States, a country that is passionate about Italian culture and art in all its expressions.
There is no more fitting occasion than the visit to the United States by the President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano, for the Embassy of Italy to open its doors once again to the American public.
In 1737, Carlo Ginori established his porcelain factory on his property in Doccia. That building became the setting for the ceramics workshops and it was there that the first ovens were built closely connected to the designer and decorator studios. In 1754, the Marquis Ginori commissioned the construction of an imposing building next to the factories producing experimental porcelain and had it decorated with frescoes depicting the various stages of ceramics production where he could showcase his workshop’s finest products to the public.
This exhibit, presented for the first time in the United States, draws on the Marquis Ginori’s original plan to put on public display the most beautiful and elegant pieces from his production. This showing is also homage to the Museo di Doccia in Sesto Fiorentino, not far from Florence, which houses more than 7000 pieces that recount the history of glazed earthenware and porcelain production.

Giovanni Castellaneta
Ambassador of Italy to the United States
Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti

Fu Lorenzo il Magnifico il primo a chiamare “Museo” il sito ove raccogliere il meglio della produzione artistica del suo tempo e di epoche precedenti. Egli trasse ispirazione, nel nome, da un palazzo alessandrino dedicato alle Muse, protettrici delle arti, eretto nel terzo secolo a. C. Il Museo, quindi, come luogo deputato a conservare le preziosità del passato e del presente perche’ le generazioni future ne possano fruire.
È con questo intendimento che Carlo Ginori incominciò a raccogliere e conservare i modelli scultorei ed i materiali impiegati nella manifattura da lui fondata. Gli eredi, successivamente, ne ampliarono ed arricchirono la collezione, con gli esempi più significativi della produzione.
Il Museo Richard-Ginori si propone, con esposizioni a Washington, New York, Boston, Philadelphia, ed altre tra le città più importanti del Nord America, di rivoluzionare il concetto tradizionale di Grand Tour.
La mostra odierna si snoda attraverso due secoli di attività della Manifattura di Doccia.
Partendo dai primi mirabili esemplari di vasellame, che si ispirano alla moda decorativa del Settecento, si passa alla riproduzione dei siti archeologici e delle città d’arte italiane frequentate nel “Grand Tour”.
Infine, l’assoluta originalità di Gio Ponti e Giovanni Gariboldi.
Quale nuovo presidente del Museo della Manifattura di Doccia, intendo dare un deciso impulso alla “visibilità” del medesimo: ne desidero migliorare l’impianto organizzativo, dedicando uno spazio particolare alla sezione didattica e soprattutto, riallacciandomi alle motivazioni di Carlo Ginori, fare del Museo un organismo vivo, un’inesauribile fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei che vogliano cimentarsi nella creazione di nuove forme.
Mio desiderio è che il nome Richard-Ginori ritorni ad essere simbolo attuale di italiana eccellenza.
A questo proposito, desidero ringraziare l’ambasciatore Giovanni Castellaneta, l’Istituto Italiano di Cultura di New York, nella persona del Prof. Renato Miracco, che hanno scelto il Museo Richard-Ginori per rendere omaggio al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, in occasione della sua visita a Washington DC.

Lorenzo the Magnificent was the first one to call “museum” the place where the finest works of his time and those preceding it were gathered. For this name he drew inspiration from a palace in Alexandria dedicated to the Muses, inspirers of the creative arts, erected in the 3rd century BC. Hence, the museum as the appointed place for the preservation of the precious objects of the past and present so that future generations may enjoy them.
With this idea in mind Carlo Ginori began to collect and preserve sculpture models and samples of the various raw materials used in the factory which he had founded. Later, his heirs enlarged and enriched the collection with the most significant examples of the products of the factory.
With this exhibition, which will travel to Washington DC, New York, Boston, Philadelphia and other important American cities, the Richard-Ginori Museum proposes to revolutionize the traditional concept of a Grand Tour. The exhibition represents two centuries of activity at the factory of Doccia.
Starting with the first marvellous examples of tableware which were inspired by the decorative fashions of the 18th century, we pass through the archaeological sites and the Italian art cities which were visited during the Grand Tour and arrive at the absolutely original creations of Gio Ponti and Giovanni Gariboldi.
As the new president of the Museum of the Manufactory of Doccia, it is my intention to give new visibility to the museum: I wish to improve its organizational set-up by dedicating a special area to the didactic section, and, above all, I would like to revive the original motivation of Carlo Ginori and make the Museum come alive, as an unending source of inspiration for contemporary artists who wish to create new shapes.
I would like for the name Richard-Ginori to once again become a symbol of Italian excellence.
In this regard, I would like to express my grateful thanks to the Italian ambassador, Giovanni Castellaneta, and the Italian Cultural Institute of New York, in the person of Prof. Renato Miracco, who selected the Richard-Ginori Museum to pay homage to the President of the Republic of Italy, Giorgio Napolitano, on the occasion of his visit
to Washington DC.

Roberto Giovanelli
President of the Manifattura Richard-Ginori di Doccia Museum
Presidente del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia

Ognuno di noi, nella sua fanciullezza, ha avuto tra le mani una porcellana di Richard-Ginori; ciò sottolinea quanto nella nostra cultura il marchio della “Pittoria di Doccia” era ed è non solo sinonimo di qualità, ma soprattutto di italianità.
La mostra che ho parzialmente aiutato a disegnare insieme col Presidente del Museo di Doccia Roberto Giovanelli e della curatrice del Museo Oliva Rucellai è stata pensata per un pubblico straniero, che poco conosce delle straordinarie radici storiche ed artistiche della Ginori, nata nel lontano 1737.
La mostra, composta degli straordinari materiali provenienti dal Museo di Doccia, molti dei quali esposti per la prima volta, ricostruisce così la complessità ed il fascino della fabbrica nelle varie fasi della sua turbolenta, quanto affascinante, produzione.
Il nostro intento è stato altresì quello di sottolineare i pittori ed i disegnatori della Manifattura di Doccia, da Carl Wendelin Anreiter fino a Gio Ponti, straordinario interprete del novecento Italiano.
È con vivo piacere ed orgoglio dunque, a pochi giorni dal mio insediamento come direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, che presento a Washington questa esposizione in occasione della visita del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Successivamente la mostra sarà presentata a New York e nelle maggiori città americane, con la collaborazione delle più prestigiose istituzioni museali.
Alla nuova dirigenza della Richard Ginori-Museo di Doccia, ed a tutti coloro che hanno collaborato a questo evento, vanno i miei più profondi ringraziamenti per aver reso possibile quest’esposizione che certo contribuirà al doveroso rilancio di una delle “nostre” icone più prestigiose.

As children, we have all held a piece of Richard-Ginori china in our hands: this proves that in Italy the Pittoria di Doccia brand was, and is, synonymous not only with quality, but above all with Italian style. The exhibition I have partly helped to organise with the President of the Doccia Museum, Roberto Giovanelli, and its curator, Oliva Rucellai, is intended for foreigners who know very little about the incredible historical and artistic roots of the company founded in 1737.
The exhibition showcases the marvellous pieces housed in the Doccia Museum, many of which for the first time: it illustrates the complexity and appeal of the factory during the various stages of its hectic yet fascinating production cycle.
Our aim was also to illustrate the skills of the painters and designers who have worked for the Manifattura di Doccia – from Carl Wendelin Anreiter to Gio Ponti, a talented interpreter of twentieth century Italian style.
As the newly appointed Director of the Italian Cultural Institute of New York, it gives me great honour and immense pleasure to inaugurate this exhibition here in Washington on the occasion of the visit of the President of the Republic of Italy, the Honourable Giorgio Napolitano. The exhibition will also travel to New York and be hosted by some of the most prestigious museums and institutions in other major cities in the United States.
I would like to extend my heartfelt thanks to the new management of Richard Ginori and the Doccia Museum and to all those involved in the organisation of this event for having made this exhibition possible. I am certain it will contribute to the relaunch of one of Italy’s most prestigious icons.

Renato Miracco
Director of the Italian Cultural Institute, New York
Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York

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