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Roma, il verde e la città
Giardini e spazi verdi nella costruzione della forma urbana
A cura di: Fagiolo Marcello
6 edizioni dal 2002
Formato: 21 x 29,7 cm
Legatura: Cartonato
Pagine: 384
Anno edizione: 2002
ISBN: 9788849203141
EAN: 8849203144
UB. INT. : T209h V31e
Contenuto
OPUS/1
Collana de La Sapienza diretta da Roberto Cassetti e Marcello Fagiolo
Comitato scientifico: Emanuela Belfiore, Beatriz Blasco Esquivias, Giovanni Carbonara, Roberto Cassetti, Joseph Connors, Marcello Fagiolo, Francesco Paolo Fiore, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Marco Romano, Samir Younés
Il libro ritesse le fila del lungo percorso di idee e di realizzazioni del verde urbano a Roma dall’antichità ai giorni nostri. La storiografia sul verde è infatti una storia interrotta che si è esaurita per lo più nello studio delle splendide realizzazioni del passato, tralasciando le relazioni con il tessuto urbano e ignorando sistematicamente l’ultimo secolo. Il libro cerca dunque di riunire le vicende del verde in una sintesi generale, legandole alla città, al contesto in cui sono state concepite e alle idee che le hanno generate. Chiarire tutto ciò appare fondamentale per comprendere le fratture che si sono create tra il verde storico e quello moderno e contemporaneo e per aiutare a delineare il ruolo che tutto il sistema del verde può assumere nella città attuale: nella qualificazione della forma urbana e nella ricomposizione degli equilibri ambientali.
Scritti di Emanuela Belfiore, Carla Benocci, Alberta Campitelli, Roberto Cassetti, Gabriella Cimino, Alessandro Cremona, Umberto De Martino, Marcello Fagiolo, Alessandro Mazza, Susanna Le Pera, Piero Maria Lugli, Alessandro Mazza, Mauro Pagnotta, Rodolfo Violo
Roberto Cassetti è autore del saggio “Da strutturazione formale a trama ecologica: l’evoluzione dell’idea di verde nell’ultimo secolo” (pp.221-315). In esso si tenta di mettere a fuoco, attraverso un’analisi dei piani e delle realizzazioni a Roma, le radicali trasformazioni nella concezione del verde e nell’idea di città (da progetto fisico, in cui il verde, concepito come luogo urbano, è costruito secondo regole formali; a progetto funzionale, in cui il verde, scomposto per funzioni e ridotto a puro supporlo bidimensionale, assume il ruolo di tessuto connettivo della città; a guida infine delle trasformazioni edilizie, in cui il verde diventa una trama ecologica che reimmette la natura nella città) succedutesi dall’Unità d’ltalia ad oggi. Trasformazioni che hanno creato profonde fratture tra il verde contemporaneo e quello storico. Fratture che devono essere superate per riattribuire a tutto il sistema del verde una precisa collocazione nel disegno della città contemporanea, come luogo urbano nella ricostruzione di una rete di spazi pubblici, e come natura nella ricomposizione degli equilibri ambientali.
Emanuela Belfiore è autore del saggio “Il verde storico nella costruzione della forma urbana: permanenze e declino” (pp. 193-220). In esso si tenta di dimostrare come, attraverso diverse alterne vicende, quel patrimonio di “natura urbana” che è il verde nella città di Roma, si sia costituito in un vero e proprio schema organico dotato di un definito e stabile rapporto con l’organizzazione della città. La disamina di questa tesi porta ad individuare come costruzione di “lunga durata” della storia dell’urbanistica, la formazione, prima di grandi insiemi nella Roma antica consacrati alle vicende dello spazio verde urbano, poi della successiva ripresa e sviluppo di questi grandi sistemi verdi con le nuove ville dal Rinascimento all’Ottocento, che riconquistano le antiche aree verdi della città antica. Si individuano così, con tutte le ricadute paesaggistiche, funzionali e scenografiche, tre rilevanti settori verdi: quello a Nord Est, ad Est e quello a Sud Ovest. Questi sono successivamente analizzati nei caratteri e nel ruolo, e nelle trasformazioni subite nell’impatto con il riassetto e lo sviluppo di Roma capitale.
Prof. Roberto Cassetti
coordinatore del Dottorato in Riqualificazione e Recupero Insediativo Università di Roma “La Sapienza”
È stato presidente della Commissione Ricerca Scientifica della Facoltà di Architettura Valle Giulia (1999-2010), consulente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati (1989-92), membro della Commissione per le Politiche di Assetto Urbano nel Mezzogiorno del Ministero per gli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno (1981-84), membro del Comitato scientifico dell’Istituto Regionale di Studi per la Pianificazione Economica e Territoriale del Lazio (1981-84) consulente della Direzione Politiche Regionali della Commissione della Comunità Europea (1976-78).
Ha fondato e dirige, con M. Fagiolo, la Collana della Sapienza, Opus, Collana ufficiale della Facoltà di Architettura Valle Giulia e del Dottorato di Ricerca in Riqualificazione e Recupero Insediativo (Gangemi, Roma). Nei sui scritti ha indagato le trasformazioni della struttura funzionale e della forma urbana di Roma e della sua regione, le grandi ondate di cambiamento di cui rappresentano espressione, e l’evoluzione conseguente dei valori, dei principi e dei modelli dell’urbanistica, cui ha dato un contributo in numerosi piani territoriali di cui è autore: dal Quadro di Riferimento Territoriale e dal Piano Territoriale Regionale del Molise, 1973 e 1975, al Piano Territoriale della Puglia meridionale, 1976; dal Quadro di Riferimento Territoriale Nazionale per il Piano Generale dei Trasporti, 1985, al Quadro di Riferimento Territoriale per gli interventi nel Mezzogiorno del Ministero per gli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno, 1983; dal Quadro di Riferimento Territoriale del Lazio, 1980, al Quadro di Riferimento Territoriale Regionale,1998 e allo Schema di Piano Territoriale Generale del Lazio della Regione Lazio, 2001, in cui ha elaborato i concetti di «complesso integrato» di funzioni strategiche (una suddivisione delle funzioni centrali in grandi insiemi integrati), di «profilo funzionale» della rete (un quadro di principi e di indicatori per la definizione degli equilibri quantitativi di prospettiva, ossia per il calcolo e la distribuzione spaziale delle funzioni centrali), di «decentramento ad ondate» (un insieme di strategie spaziali per raggiungere progressivamente i livelli di funzioni centrali delineati nello scenario), e di «sistema di reti» (un complesso di azioni per ristabilire le interconnessioni e le continuità della trama urbana, dello spazio agrario e dell’ambiente naturale), e sta tentando di effettuare la stessa sintesi per il panorama europeo, per tessere la trama della nuova “idea” di città (dei nuovi codici della pianificazione e del disegno urbano) che va facendosi strada nella progettazione della città contemporanea.
Tra i suoi libri: L’Idea di città del XXI secolo. I nuovi paradigmi della terza ondata (in preparazione); Urbanistica in transizione. Principi e metodi, con P. L. Paolillo, Mimesis 2016; I nuovi paradigmi dell’urbanistica. L’Idea di città della terza ondata, Gangemi 2016; La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano (2° edizione riveduta), Gangemi 2014; Roma e Lazio 1945-2007. La formazione di una regione urbana (4 edizioni), Gangemi 2008; Roma e Lazio, l’Urbanistica. Idee e piani dall’Unità ad oggi (4 edizioni), Gangemi 2006; Roma contemporanea. Storia e progetto, a cura di con G. Spagnesi (5 edizioni), Gangemi 2006; Roma e Lazio 1870-1945. La costruzione della capitale e della sua regione (6 edizioni), Gangemi 2005; Il centro storico di Roma. Storia e progetto, a cura di con G. Spagnesi (4 edizioni), Gangemi 2004; Roma e Lazio. Idee e piani (2° edizione riveduta, 6 edizioni), Gangemi 2004; Roma, il verde e la città. Giardini e spazi verdi nella costruzione della forma urbana, a cura di con M. Fagiolo (6 edizioni), Gangemi 2002; Roma e Lazio. Idee e piani (4 edizioni), Gangemi 2001, Metropoli e qualità dell’ambiente, a cura di con E. Belfiore (6 edizioni), Gangemi 1992; Taranto Progetto ’80. Progetto di sviluppo metropolitano della provincia ionica, 2 volumi, L’organizzazione urbana e l’assetto del territorio e I bisogni della collettività, con E. Belfiore e con C. Cecchi et al., Franco Angeli 1987.
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