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Sottosviluppo e realtà urbana meridionale

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 152

Anno edizione: 1980

ISBN: 9788874480333

EAN: 8874480334

UB. INT. : T445A V06d

Contenuto

La città meridionale non è un “accidentale” ritardo storico, né un fenomeno da imputare ad essenza. di questo o quel fattore “strategico” o a soli fatti endogeni alle aree di sottosviluppo, ma un fatto storicamente determinato che trova la sua origine a partire dal processo di produzione capitalistico. In altre parole, modi di produzione e formazioni sociali hanno un preciso carattere storico, determinato, transitorio, che dipendono, in ultima istanza, dallo sviluppo delle forze produttive.
Nel Mezzogiorno, la diversità urbana si configura come “autenticità inautentica” rispetto al Nord, perché più profondo ed abissale è il divario fra autocoscienza sociale e collocazione reale: al Sud si innesta una colpevole assenza di progresso tecnico, di industrializzazione, di razionale valorizzazione delle risorse, di accumulazione di capitale, si tratta, in sostanza, di una urbanizzazione inautentica, che vive e si alimenta della menzogna altrui.

È un contributo di ricerca sulle principali tematiche del sottosviluppo e sulle logiche di fondo dello stesso processo di urbanizzazione meridionale, dove vengono privilegiati i servizi e i consumi altrove prodotti. La città meridionale è vista come una unità mercantile-capitalista, integrata nello spazio economico dominato dalla legge del profitto. L’analisi vuole chiarire il ruolo che le aree sviluppate hanno nella crescita della realtà urbana meridionale e come tale ruolo determina un divario, sempre crescente, tra zone povere agricole e zone ricche industriali.
In questo quadro concettuale, si tenta di sistematizzare il problema della dicotomia tra sviluppo e sottosviluppo e i possibili rapporti tra città e periferia, tra città e campagna, tra poli di sviluppo industriali e zone adiacenti rurali in una prospettiva di ricerca di tipo strutturale, cui si riferiscono sistematicamente dati significativi di rilevanza empirica.

Serafino Cambareri è professore di Sociologia presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Messina e di Sociologia Urbana e Regionale presso l’Istituto Universitario Statale di Architettura di Reggio Calabria.

Pietro Smorto, svolge attività di ricerca presso l’Istituto di Urbanistica dell’Istituto Universitario Statale di Architettura di Reggio Calabria, è docente di Sociologia e Metodologia della Ricerca Sociale presso l’Istituto Superiore di Servizio Sociale di Reggio Calabria.

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