Stop all’abuso sulle donne
Mostra di Arte contemporanea
Autori: Aa.Vv.
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 48
Anno edizione: 2010
ISBN: 9788849218800
EAN: 884921880X
UB. INT. : T309C V14g
Contenuto
…In questo nuovo scenario artistico si muovono gli artisti protagonisti di questa mostra, le cui opere testimoniano i molteplici stati emotivi in cui precipita la donna vittima di violenza: la paura, la solitudine, l’alienazione, la vergogna, la disperazione, l’impotenza ma anche la rabbia e la ribellione. [Giorgio Zacutti]
Nella storia dell’umanità la donna ha conosciuto una condizione di sottomissione anche quando si voleva cambiare la società. Il modificarsi del ruolo sociale della donna, è avvenuto attraverso lotte silenziose all’interno della famiglia e lotte sociali che hanno portato alla nascita del movimento femminista, permettendo un riconoscimento, seppur parziale, della propria identità negata fin dagli albori dalla società primitiva. Eva e Pandora sono le progenitrici dell’umanità. Eva fa parte della genesi del vecchio testamento ed è la prima donna per tutte le religioni monoteiste, Pandora è la prima donna secondo la mitologia greca. La civiltà occidentale deve il suo sviluppo alla figura di queste due donne, simboli magici della fertilità, della terra e della natura nel suo complesso, ma l’importanza del ruolo alle Veneri è negata quando la società accoglie i principi dello status nel gruppo e della proprietà personale: nasce allora una nuova cultura che conduce verso una predominanza tutta al maschile. Nella consapevolezza che il contributo delle donne è indispensabile per la comprensione del rapporto tra sviluppo, organizzazioni e mercati globali, per l’individuazione e l’elaborazione di nuovi modelli di società più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, occorre rafforzare i diritti delle donne, non solo come obbligo morale ma anche come necessità economico-sociale. Ma per realizzare questo è fondamentale, almeno per il nostro paese, l’attuazione di un’idonea destinazione alle famiglie di risorse pubbliche, in linea con quello che avviene, del resto, in tutto il mondo occidentale. Bisogna allora cogliere la voglia di cambiamento che pervade l’attuale fase di globalizzazione per “far posto” alle donne nella consapevolezza che esse sono portatrici di proposte in grado di posizionare la società in una dimensione più umana, in cui il denaro non sia l’unico generatore di valori.
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