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Studi su Jacopo Barozzi da Vignola

Formato: 22 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 432

Anno edizione: 2011

ISBN: 9788849219074

EAN: 8849219075

UB. INT. : T509B C04

Contenuto

Il Comitato Nazionale per il Vignola, promuovendo un Convegno Internazionale di Studi Barozziani in Caprarola nell’ottobre 2008 e una pluralità di manifestazioni dedicate a questo talento del nostro Cinquecento, ha sostenuto anche la pubblicazione del presente volume che riporta la scansione delle tre giornate di studio dedicate al Nostro. Al centro dell’attenzione la valutazione critica su Jacopo Barozzi, anche alla luce del confronto con altre figure dell’epoca, come Bartolomeo Ammannati,Curzio Maccarone e Andrea Palladio, e i suoi influssi successivi sull’architettura barocca. Questi saggi degli storici dell’architettura, sulle ricerche d’archivio, sui restauri degli edifici barozziani, appaiono, anche alla luce di questa singolarità dell’artista, complementi necessari a illustrare la complessa figura dell’artefice, del teorico e dell’architetto Jacopo Barozzi.Di Barozzi viene oggi in evidenza, accanto alla creatività nella quale altri giganti dello stesso secolo lo sovrastano, un’attenzione agli aspetti tecnici, “al mestiere ed al cantiere”, com’è stato detto, nella quale eccelle, ponendosi, proprio nella capacità di coniugare creatività e metodo, come figura di insospettata attualità. Il Barozzi è molto più “moderno” ed è stato molto più influente, anche per le opere architettoniche, di tanti suoi contemporanei. L’intensità delle sue convinzioni sull’architettura e la capacità di present are con chiarezza e forza le sue idee in forma scritta, gli guadagnarono ampio rispetto e gli conferirono grande autorità: riuscì per una quarantina d’anni ad aggiudicarsi la fiducia e la committenza di ben sei pontefici oltre all’appoggio incrollabile di una delle famiglie più ambiziose e potenti d’Europa, i Farnese. Nonostante la fama consolidata tra i suoi contemporanei e la prestigiosa committenza di principi e papi – alla morte di Michelangelo Pio IV gli assegnò l’incarico di architetto capo della Basilica di San Pietro – se il Vignola ascende infine alla gloria di “primo architetto di quel tempo”, vi arriva non certo nell’aureola il figlio prediletto delle muse,ma lavorando duramente fino all’ultimo istante della sua vita.

PAOLO PORTOGHESI è nato nel 1931 a Roma, è professore ordinario di Progettazione Urbana presso l’Università della Sapienza di Roma. è autore di numerose pubblicazioni sull’architettura rinascimentale e barocca, sul liberty e sulle problematiche dell’architettura contemporanea, tra cui: Roma barocca, 1966; Borromini architettura come linguaggio, 1967 (con F. Borsi); Roma nel Rinascimento, 1970; Le inibizioni dell’architettura moderna, 1974; Dopo l’architettura moderna, 1980; L’angelo della storia, 1982; Architettura e natura. Le principali opere di Portoghesi sono: la casa Baldi (1959), la chiesa della Sacra Famiglia a Salerno, l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, il salone termale di Montecatini, il teatro dell’opera di Catanzaro; il ristorante “Primavera” a Mosca; la piazza del Municipio Pirmasens in Germania, la Moschea e il Centro Culturale Islamico a Roma.Dal
1983 al 1993 è stato presidente della Biennale di Architettura diVenezia.All’opera architettonica di Paolo Portoghesi sono state dedicate le seguenti opere: C. Norberg-Schultz, Alla ricerca dell’architettura perduta, Roma, 1982; G. C. Priori, L’architettura ritrovata, Roma, 1985; M. Pisani, Paolo Portoghesi, Milano, 1982.E’membro dell’Accademia di San Luca dal 1966 e attualmente ne ricopre l’incarico di Vicepresidente. Ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Scienze Tecniche dell’Università di Losanna nel 1984 e la Legion d’Onore francese nel 1985. Dal 2007 è Presidente del Comitato Nazionale per il Vignola, ruolo che ha conservato nel Centro Internazionale di Studi “Jacopo Barozzi daVignola”.

ANNA MARIA AFFANNI è nata a Roma nel 1952 ed è dirigente presso il Segretariato Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha ricoperto il ruolo di Soprintendente ai Beni Architettonici dell’Abruzzo, dell’Umbria, delle province di Salerno e Avellino e del Lazio.Ha diretto importanti lavori di restauro sul patrimonio architettonico romano, si ricordano S. Susanna, S. Croce in Gerusalemme, S. Sebastiano fuori le mura, S. Prassede, S. Maria dell’Orazione e Morte, S. Bernardo alle Terme e S. Maria in Traspontina. Ha pubblicato vari volumi sul restauro degli edifici, tra cui “Il restauro della chiesa di Santa Susanna” e il “Santa Croce in Gerusalemme”.Del restauro affronta anche il versante del contemporaneo organizzando il Convegno “Le impronte dell’Architettura Moderna nel Territorio Abruzzese” a Pescara nel 2004. A partire dal 1989 ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “Sapienza” sui temi del restauro e della storia delle tecniche architettoniche. Dal 2009 si impegna per la nascita del Centro Internazionale di Studi “Jacopo Barozzi da Vignola” di cui oggi ricopre la carica di Segretario Generale e Vicepresidente.

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