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Tecniche tradizionali e artigianato nella Scuola di Stoccarda – Traditional techniques and crafts in the Stuttgart School of Architecture

La Baukunst nell'insegnamento di Paul Schmitthenner - The Baukunst in the teaching of Paul Schmitthenner

A cura di: Panzini Nicola
Autori: Fauser Werner

English/German/Italian text

Formato: 22 x 28 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 352

Anno edizione: 2017

ISBN: 9788849233834

EAN: 9788849233834

UB. INT. : T401F T441A V06g V43a V44c C02

Contenuto

Collana ARCHINAUTI diretta da Claudio D’Amato / ARCHINAUTI series edited by Claudio D’Amato n.73

Questo libro si colloca all’interno di un’ampia ricerca messa in campo dalla Facoltà di Architettura di Bari attorno alla figura e all’opera di Paul Schmitthenner (1884-1972). In Italia si conosce poco del lavoro pratico e teorico di Schmitthenner, se si fa eccezione per la monografia di Vitangelo Ardito comparsa in questa collana. Eppure il suo lavoro si mostra subito in tutta la sua complessità e ricchezza, audacia e parsimoniosa attenzione per il semplice e l’inapparente. Alla concezione sulla forma e al suo rapporto fondativo con le origini della costruzione si associa la particolare attitudine di Schmitthenner alla innovazione delle tecniche artigianali, sedimentate nell’alveo di quel mestiere che andava insegnando nella Stuttgarter Schule. Un aspetto questo che portava con sè le modalità attraverso cui si attua il fare architettonico, e rispetto al quale era necessario un ulteriore lavoro di approfondimento e ricerca: esso rappresenta il nucleo tematico di questa pubblicazione. La presenza nel curriculum e il ruolo determinante assegnato sin dal primo anno di corso, nella preparazione dell’allievo, agli elementi della costruzione e ai caratteri della forma, al rapporto con il luogo e alla qualità dello spazio, erano tesi all’esercizio progettuale di un’architettura semplice e ben fatta, che si mostrasse vera rispetto ai rituali della vita che in essa si ripetono. L’insegnamento e il mestiere, la tradizione e la modernità si intrecciano continuamente senza mai distaccarsi da una legge dell’ordine delle cose, che ogni volta definisce la ragione della forma e l’appropriatezza della costruzione. Dall’ordinamento del processo, dalla razionalizzazione degli elementi e delle loro relazioni prende le mosse il titolo di questo libro: “artigianato” e “tecnica” sono anch’essi dei concetti desueti, che potrebbero apparire anacronistici rispetto agli sviluppi della tecnologia e delle mode; ma considerare l’architettura a partire dalle sue origini significa ricucire lentamente il nostro operato con ciò che è essenziale e duraturo, con ciò che ha valore in ogni tempo e che spinge la forma a mutare, a risiedere rinnovata e con pregnante significatività nel nostro tempo.

Nicola Panzini (Monopoli, BA 1984) Laurea nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari (2010). Ha conseguito nel 2014 il titolo di Dottore di ricerca in Progettazione Architettonica, con un lavoro inerente la costruzione della città e dell’edificio urbano nelle opere e negli scritti di Theodor Fischer (1863-1938), svolto tra Stoccarda e Monaco di Baviera. Nel 2012 ha vinto una borsa di ricerca finanziata dal DAAD presso l’Istituto di Storia dell’Architettura dell’Università di Stoccarda (Germania), sotto la supervisione del prof. Klaus Jan Philipp. Nel 2015 ha vinto una borsa di ricerca post-doc finanziata dal DAAD presso il dipartimento di Architettura dell’Università Hafencity di Amburgo e il Fritz-Schumacher-Institut (Germania), sotto la supervisione del prof. em. Hartmut Frank. Nel 2016 ha vinto una borsa triennale di ricerca finanziata dalla CEI sulle opere e gli scritti di Emil Steffann e Hans van der Laan.

Nicola Panzini (Monopoli, BA 1984) He graduated in Architecture at Polytechnic of Bari (2010), where he got (2014) his Ph. D. in architectural design entitled: “Stadtbaukunst. The construction of the city and buildings in the theoretical research and technical design of Theodor Fischer (1862- 1938)”. In 2012, he was awarded with a grant funded by the DAAD at the Institut für Architekturgeschichte, Universität Stuttgart (Germany), under the supervision of Prof. Klaus Jan Philipp. In 2015, he is awarded with a grant post-doc funded by the DAAD at the Department Architektur, HafenCity Universität Hamburg and the Fritz-Schumacher-Institut (Germany), under the supervision of Prof. em. Hartmut Frank. In 2016, he is awarded with a three-year research grant financed by the CEI on the works and writings of E. Steffann and H. van der Laan.

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