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Teorie figure architetti del Modernocontemporaneo – Theories figures architects of Modernocontemporaneo

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Formato: 15 x 21 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 288

Anno edizione: 2012

ISBN: 9788849222050

EAN: 884922205X

UB. INT. : T455f V06h V43a

Contenuto

La pubblicazione di questo volume segue a distanza di cinque anni l’uscita della raccolta di scritti in onore di Ludovico Quaroni intitolata “Modernocontemporaneo”. Allora il titolo costituiva non più che un’ipotesi di lavoro che si è rivelata ricca di potenzialità e di possibili linee di ricerca. L’anno successivo decidemmo di invitare alcuni studiosi amici e colleghi, anche di altre discipline, a confrontarsi con le nostre tesi, ne uscì un volumetto di “scritti ulteriori” denso di riflessioni e di critiche. Ora abbiamo avvertito la necessità di riprendere l’argomento e tentare di portare a sintesi alcune dei temi lanciati e emersi nei volumi precedenti e nel dibattito che hanno suscitato. Più volte ci siamo trovati a spiegare le motivazioni dell’uso di questa parola “modernocontemporaneo”. Più volte, declinandola in maniera soggettiva, abbiamo posto l’accento sui valori della continuità che tengono insieme le espressioni contemporanee più alte e sostanziate delle arti visive e nello specifico dell’architettura, all’esperienza delle avanguardie storiche, del movimento moderno, e della modernità tutta. L’obiettivo è inquadrare e valutare la produzione attuale di maggiore riconoscibilità e presenza sulla scena internazionale, che oggi possiamo ritenere storicizzata, nel rapporto con le proprie radici e con l’individuazione di possibili linee di ricerca future. La storia dell’architettura è stata la fonte primaria dell’apprendimento della disciplina finché i materiali della storia e quelli del presente sono rimasti sufficientemente omogenei; oggi è urgente reinventare modi alternativi creativi e non elusivi di misurarsi di nuovo se non con la storia, con le proprie radici.

The publication of this book follows at a distance of five years that of a collection of writings in honour of Ludovico Quaroni entitled “Moderncontemporary”. At the time, the title seemed nothing more than a working idea full of potential and possible lines of research. The following year we decided to ask certain experts, friends and colleagues, not only from the field of architecture, to contribute to our theme, and a small volume of “additional writings” was published, replete with reflections and critical essays. Now we feel the need to reopen the debate and to recapitulate some of the topics that were addressed and publicised in the previous books and which have since stimulated debate. More than once we have found ourselves having to explain why we used the word “modern-contemporary”. Several times, in using it subjectively, we emphasised the importance of the continuity which connected the highest expressions of contemporary visual arts and specifically architecture to the experience of the historical avant-garde, the modern movement, and modernity itself. The aim is to examine and assess what is being produced today which is well-known and highly regarded at an international level, and which we can now regard as being historicised in relation to its roots and to its potential direction of future research. The history of architecture was the primary source in teaching and learning the discipline, for as long as the material of its history and those of the present were sufficiently similar; today there is an urgent need to reinvent alternative, creative and tangible ways of measuring ourselves anew, if not with history, then with our own roots.

Antonino Terranova (Roma 1942-2011), professore ordinario di progettazione architettonica e urbana. Dopo un breve periodo trascorso a Reggio Calabria ha insegnato nelle facoltà di architettura di Pescara e poi di Roma nelle quali ha svolto il ruolo di direttore di dipartimento. Dal 1971 ha fatto parte del consiglio direttivo dell’Associazione Centri Storico-Artistici ricoprendo a lungo la carica di vicepresidente. È stato membro del consiglio scientifico di “Rassegna di Architettura e Urbanistica”. Tra le sue pubblicazioni: Città sognate, Le città e i progetti. Dai centri storici ai paesaggi metropolitani, Mostri Metropolitani, Grattacieli, Scolpire i cieli, Nuovi Giganti, Dalle figure del reale.

Orazio Carpenzano (Modica 1958), professore di progettazione architettonica e urbana, nella Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma. Membro Collegio Docenti del Dottorato di “Composizione Architettonica –Teorie dell’architettura”. Membro Comm. Tec. Consultiva per conto della Struttura di Missione della PCM. Membro Esperto C.S.LL.PP. Il suo lavoro è pubblicato anche su riviste internazionali ed è esposto a Roma, Barcellona, Delft, Venezia (Biennale). Ha diretto l’Istituto Quasar Roma (2000-2007). Dal 2002 svolge una Ricerca sull’interazione danza-suono-architettura-tecnologia. Coordina il progetto Interporto Fiumicino.

Fabrizio Toppetti (Todi 1964), insegna progettazione architettonica e urbana nella Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma. Membro del Collegio docenti del Dottorato in “Progettazione e gestione dell’Ambiente e del Paesaggio”, del Direttivo dell’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, della redazione di “Rassegna di Architettura e Urbanistica”. Suoi progetti e realizzazioni sono stati pubblicati e presentati in importanti esposizioni. Tra le pubblicazioni: Modernocontemporaneo. Scritti in onore di Ludovico Quaroni, Modernocontemporaneo. Scritti ulteriori – architettura e altro, Paesaggi e città storica. Teorie e politiche del progetto.

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