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Trasmettere al futuro

Tutela, manutenzione, conservazione programmata

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 384

Anno edizione: 2012

ISBN: 9788849224887

EAN: 8849224885

UB. INT. : T438D V04b

Contenuto

Perché parlare oggi di manutenzione di monumenti e opere d’arte? Lo stato di dissesto in cui versa il patrimonio storico e artistico italiano rende necessario un salto culturale. La più grande forza nel pensare in modo propositivo all’oggi può venirci dallo studio della nostra storia. Quale sistema per la manutenzione ordinaria propose il generale De Gérando per i monumenti di Roma durante il governo francese? Che nesso ci fu nell’Ottocento tra i legami d’affetto dei cittadini di Orvieto verso il loro Duomo e la sua manutenzione? In che modo la comunicazione divenne, dopo l’unità d’Italia, una forma di manutenzione del significato dei monumenti? Cosa rimane oggi del disegno di tutela elaborato negli anni Settanta del Novecento da Giovanni Urbani e di cui si trova eco nell’attuale Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio? Dal percorso a ritroso, compiuto in questo libro attraverso veri e propri “sondaggi storici”, emergono elementi utili per affrontare i problemi della contemporaneità. Per aiutarci a trasmettere al futuro il nostro patrimonio culturale.

SILVIA CECCHINI, dopo essersi diplomata come restauratrice presso l’Istituto Centrale del Restauro ed aver conseguito il Dottorato di ricerca in Storia e Conservazione dell’oggetto d’arte e di architettura, si è dedicata agli studi storici in particolare su temi connessi alla tutela e alla conservazione del patrimonio storico e artistico, alla museologia, alla produzione artistica e alla critica d’arte tra Ottocento e Novecento. Partecipa da anni a progetti di ricerca nazionali ed internazionali. Oltre ad articoli e saggi, ha pubblicato Necessario e superfluo. Il ruolo delle arti nella Roma di Ernesto Nathan, Roma 2006. Ha tenuto corsi di Storia e teoria del restauro presso le Scuole di Specializzazione dell’Università degli Studi della Tuscia e dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

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