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Trialogo

Catalogo della mostra Giuseppe Gallo, Antony Gormley, David Hammons

Formato: 14 x 20 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 144

Anno edizione: 2000

ISBN: 9788849200058

EAN: 8849200056

UB. INT. : T711B V14i R

Contenuto

Questo catalogo, ideato come un progetto d’artista, accompagna la mostra Trialogo, ospitata al Palazzo delle Esposizioni a Roma e curata da Martha Boyden. Il volume costituisce una sorta di libro visivo, in cui ad ognuno dei tre artisti di fama internazionale, Giuseppe Gallo (Italia), Antony Gormley (Inghilterra) e David Hammons (Stati Uniti) sono state assegnate quaranta pagine per la presentazione delle proprie scelte, introdotte dai loro scritti.
La presentazione di Giuseppe Gallo è intitolata “Le dita della mente” ed include venti fotografie in bianco e nero della mano dell’artista ripresa come uno strumento della pittura e del disegno. Antony Gormley ha creato una serie di venti disegni, intitolato “Inside Rome”, che costituiscono un’analisi del residuo nella forma umana. David Hammons ha selezionato una serie di giornali cinesi, spruzzandoli parzialmente di pittura nera e lasciando leggibile soltanto lo spazio centrale. La scelta di un articolo su Muhammad Ali, il pugile afro-americano, dimostra l’interesse costante dell’artista per le continue impollinazioni culturali del mondo in cui viviamo.

Trialogue
This catalogue accompanies the exhibition, Trialogue, hosted by the Palazzo della Esposizione, Rome, and curated by Martha Boyden. It was conceived as an artists’ project and constitutes a form of visual handbook where each of the three contemporary international artists, Guiseppe Gallo (Italy), Antony Gormley (England), and David Hammons (American) were given forty pages to create a contribution of their own choosing. The artists’ written testimonies appear in the beginning of the book.
Giuseppe Gallo’s presentation entitled “Le dita della mente” is comprised of twenty black and white photographs of the artist’s hand as an instrument of painting and drawing. Antony Gormley has created a series of twenty drawings entitled “Inside Rome” that investigate the residue within the human form.
David Hammons has chosen a Chinese newspaper that he has partially sprayed black leaving only the inner core legible. The choice of an article on Muhammad Ali, the Afro-American boxer, reflects his continuing interest in the cultural cross-pollination of the world in which we live.

Giuseppe Gallo
Nato a Rogliano nel 1954, Giuseppe Gallo vive e lavora a Roma. Ha avuto la sua prima mostra personale nel 1976 alla Galleria Ferro di Cavallo di Roma, per poi proseguire con importanti mostre alla Galleria di Ugo Ferranti a Roma (1980, 1982, 1983), Louver Gallery di Los Angeles (1987, 1990, 1993) e presso la Galleria Sperone sia a Roma che a New York. Il suo lavoro è stato visto a Tokyo alla Akida Ikeda Gallery, a Parigi alla Galerie Di Meo, a Basilea alla Galerie Triebold, e in Italia a Milano, Galleria Gian Ferrari Arte Contemporanea, alla Galleria Bagnai di Siena e Otto di Bologna. Ha partecipato alle più importanti manifestazioni internazionali, come la Biennale di Venezia (1986 e nel 1990 con una sala personale) e la Quadriennale di Roma (1986, 1999), ed a importanti mostre collettive, come “Roma Interna” al Museum Modern Kunst di Vienna (1991), “Drawn in the 90s” al Katonah Museum of Art di New York (1992) e “Minimalia” al momento al P.S.1 di New York.

Antony Gormley
Nato a Londra nel 1950, Antony Gormley continua a vivere e a lavorare in questa città. Ha avuto le sue prime mostre personali nel 1981 alla Whitechapel Art Gallery e alla Serpentine Gallery, e da allora ha esposto nelle più importanti gallerie e musei in tutto il mondo. Molte le mostre personali che tiene nella Galleria di Salvatore Ala sia a Milano che a New York (dal 1984 al 1991), in moltissime gallerie private e in prestigiosi musei: Contemporary Sculpture Centre di Tokyo 1988 e 1992; Museum of Modern Art, Louisiana, Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo; Art Gallery of New South Wales, Sydney 1989; Modern Art Museum, Forth Worth 1991; Hayward Gallery, Londra 1996; The Royal Academy, Londra 1998. Ha partecipato alle più importanti manifestazioni internazionali: La Biennale di Venezia (1982, 1986), Documenta di Kassel (1987), Lisbona, EXPO ’98 e ha partecipato ad innumerevoli mostre collettive.
Nel 1994 riceve il prestigioso premio: “Turner Prize”.

David Hammons
Artista americano, vive e lavora in Africa, Italia e Giappone. La sua residenza è New York. Tiene la sua prima mostra personale nel 1971 alla Brockman Gallery di Los Angeles e dopo pochi anni, nel 1980, tiene la sua prima personale in un museo, al The New Museum of Contemporary Art di New York, per approdare nel 1990 al P.S.1 e negli anni successivi al San Diego Museum of Contemporary Art di La Jolla nel 1991, The Illinois State Museum di Springfield e il San Francisco Museum of Modern Art nel 1993 e il Kunstverein di Salisburgo nel 1995. Partecipa ad importanti manifestazioni internazionali, come Documenta IX (1992), e alle più significative mostre collettive, come “American Art of the 20th Century” che si è svolta a Londra, alla Royal Academy e poi a Berlino e a San Francisco.
Nel 1991 vince il “MacArthur Foundation Fellowship”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti culturali negli Stati Uniti.

Martha Boyden
Pittrice e curatrice americana, dal 1988 vive e lavora a Roma. Nata in Massachusetts, ha vissuto a Taiwan e a Malawi, Africa. Trasferita a New York tiene la sua prima mostra personale Room Project al P.S.1 nel 1978. Come curatrice promuove soprattutto un programma di mostre incentrate sullo scambio e l’incontro fra l’arte Italiana e quella internazionale: Sol Lewitt-Marco Tirelli (1990), Joseph Kosuth-Michelangelo Pistoletto (1992), David Hammons-Jannis Kounellis (1993), Nunzio-Martin Puryear (1998), all’American Academy in Rome.
Alcune delle altre mostre da lei curate sono: L’Arte Americana nelle collezioni private italiane (1994), Russell Page ­ ritratti di giardini italiani (1998), Cy Twombly (1998) all’American Academy in Rome. Come cocuratore ha contribuito alla sezione Frank Stella per la mostra Meier-Stella al Palazzo delle Esposizioni (1993) e I love Pop al Chiostro del Bramante (1999).
Sta preparando una mostra di Jim Dine per il Comune di Siena, prevista per il prossimo autunno.

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