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Un restauro per la città: palazzo Ardinghelli all’Aquila

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 192

Anno edizione: 2025

ISBN: 9788849252125

EAN: 9788849252125

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Contenuto

Collana Antico/Futuro diretta da Claudio Varagnoli n.21

La pubblicazione dei risultati di una ricerca universitaria, come quella illustrata in questo volume, non è soltanto una scelta obbligata, ma ha anche il compito di ripercorrere una fattiva collaborazione tra istituzioni diverse – Direzione Regionale poi Segretariato, Soprintendenza, Università, Direzione del Museo MAXXI – che hanno guidato e sostenuto il restauro di palazzo Ardinghelli all’Aquila dopo il terremoto del 2009. Il libro presenta dati di prima mano sulle condizioni del palazzo prima del sisma, che permettono di ripercorrere l’iter degli acquisti della famiglia sulla piazza di Santa Maria Paganica, così come le fasi progettuali della ricostruzione, lette attraverso inediti disegni del XVIII secolo. Le analisi delle condizioni del palazzo all’indomani del sisma del 6 aprile 2009 giungono ad una valutazione positiva della costruzione settecentesca, che ha contribuito a ridurre i crolli fuori del piano. L’edificio aveva quindi una sua capacità intrinseca di resistere agli eventi sismici, che il restauro si è incaricato di confermare e rafforzare. La strategia seguita nei lavori non introduce quindi elementi di discontinuità, ma punta all’unità dell’opera, senza dimenticare i principi acquisiti della cultura italiana del restauro. Accanto all’anastilosi degli apparati lapidei, come nel loggiato, si situa la discreta reintegrazione geometrica delle volte interne, fino alla rilettura in chiave astratta della volta leggera del salone, noto oggi come “sala della voliera”. L’allestimento delle sale espositive del museo MAXXI-L’Aquila attribuisce felicemente un senso nuovo alla tipologia dell’edificio e sostanzia un intervento esemplare nella lunga opera di ricostruzione aquilana.

Con testi e ricerche di: Caterina Carocci, Stefano Cecamore, Elisa D’Urso, Sabino Gisonda, Margherita Guccione, Renato Morganti, Arianna Petraccia, Luciano Antonino Scuderi, Alessandra Tosone, Claudio Varagnoli.

Claudio Varagnoli, laureato in Architettura (1982) e Ph. D. (1987), è ordinario di Restauro architettonico presso Sapienza Università di Roma e in precedenza presso l’Università di Chieti-Pescara (2001-2024). È docente presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene e presso le Scuole di Specializzazione in “Beni architettonici e paesaggio” della Sapienza Università di Roma e dell’Università di Ferrara; è inoltre visiting professor nell’Università di Coimbra (Portogallo) e lecturer in molte università italiane ed estere (UK, Spagna, Brasile, Messico). Attualmente è componente del Consiglio Nazionale Superiore dei Beni Culturali e presidente del “Comitato tecnico-scientifico per l’Arte e l’Architettura contemporanee” presso il Ministero della Cultura. Ha al suo attivo numerosi saggi, apparsi in riviste specialistiche e in opere editoriali di livello nazionale e internazionale, dedicati agli aspetti metodologici e operativi del restauro, alle tecniche costruttive tradizionali, al dibattito sulla difesa e valorizzazione dell’architettura tra Settecento e Novecento. Dirige dal 2017 la rivista di classe A “Opus. Quaderno di storia architettura restauro disegno” ed è componente del comitato direttivo della rivista “Palladio” e di altre testate. Fra i volumi più recenti, si segnalano: La costruzione tradizionale in Abruzzo. Fonti materiali e tecniche costruttive dalla fine del Medioevo all’Ottocento (2008); Muri parlanti. Prospettive per l’analisi e la conservazione dell’edilizia tradizionale (2009); Heritage in conflict. Memory, history, architecture (con M.P. García Cuetos, 2015); Marsica 1915-L’Aquila 2009. Un secolo di ricostruzioni (con F. Galadini, 2017); La tutela difficile. Patrimonio architettonico e conservazione a Pescara (2019).

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