Urbanistica e Cooperazione a Bologna 1889-1985

L’esperienza urbanistica e di governo urbano di una grande città rappresenta un campione di analisi che può risultare cruciale, per comprendere pienamente le trasformazioni e le pratiche effettive che su quella città sono state condotte nel tempo. Tanto più se questa analisi si sviluppa sul lungo termine, ed è in grado di estendersi per un secolo che appare di importanza determinante, quello compreso tra i primi piani urbanistici della fine dell’ottocento e gli ultimi decenni del novecento, che segnano la chiusura di un ciclo come quello del secondo dopoguerra, che ha trasformato profondamente la realtà urbana del Paese. Michele Tarozzi documenta ed analizza questi temi nella realtà di Bologna, una città ben conosciuta in Italia, per le sue iniziative in campo urbanistico, e lo fa trattando di un tema peculiare per quella realtà, come il rapporto fra i piani urbanistici della città ed il ruolo del movimento cooperativo, che su quel campo, a sua volta, ha potuto operare in modo impegnativo per circa un secolo, nelle due componenti della produzione e lavoro e dell’abitazione. Giovanni Crocioni, nel suo ampio saggio introduttivo, analizza con forte impegno critico queste due vite parallele ­ l’urbanistica e la cooperazione ­ che hanno caratterizzato in modo peculiare l’esperienza bolognese di governo urbano, fra il Piano del 1889 ed il P.R.G. ancora in vigore del 1985.

Michele Tarozzi, ingegnere, nato a Bologna nel 1971, vive e lavora a Bologna.

Giovanni Crocioni (Bologna 1943) ingegnere, docente di Tecnica Urbanistica nell’Università di Bologna, è impegnato da molti anni sui temi della cultura del Piano. Ha al suo attivo alcune esperienze importanti, come i P.R.G. di L’Aquila, Reggio Emilia, Ravenna; i Programmi di Riqualificazione Urbana del Darsena di Città di Ravenna, della Fascia ferroviaria di Modena, del Centro Storico di Comacchio. Fra le sue pubblicazioni più significative “Regioni e Programmazione. L’esperienza Italiana ’70-’75”, “Il rapporto città campagna nel dopoguerra”, “Territorio e pianificazione: il caso emiliano”, “Il piano utile”.