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Visione inattesa
Il patrimonio dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro
A cura di: Brancato Francesco
Autori: Menolascina Graziano
Formato: 24 x 30 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 144
Anno edizione: 2014
ISBN: 9788849229271
EAN: 8849229275
UB. INT. : T401C V14i
Contenuto
Nell’ambiguità di un gioco di parole che include le opposte condizioni dell’attendere un evento e del suo inaspettato accadere, si è individuato il titolo di questo volume che supporta la raccolta di opere d’arte del Patrimonio dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Una raccolta che, sebbene comprenda anche donazioni acquisite in passato, che quindi riportano molto indietro nel tempo, solo recentemente ha assunto una cospicuità e una rilevanza inattesa. E ciò è potuto accadere grazie alla generosità di tanti artisti che, nella maggior parte dei casi, hanno operato nell’istituzione catanzarese in veste di docenti, o che, più semplicemente, sono stati vicini ad essa, talvolta con la partecipazione a conferenze, dibattiti, mostre e altre attività extradidattiche.
È questo un volume, quindi, che in qualche misura restituisce e ricostruisce la storia dell’Accademia d Belle Arti di Catanzaro, nell’inevitabile eterogeneità di una raccolta che rispecchia, non soltanto la molteplicità generazionale e d’orientamento espressivo dei numerosi donatori, ma anche e soprattutto la virtuosa ricchezza e varietà delle linee di ricerca e, per estensione, dei percorsi didattici e degli spunti di riflessione critica proposti agli allievi nell’arco della sua quarantennale attività. Un periodo relativamente breve nel corso del quale l’istituzione catanzarese è riuscita a ritagliarsi un ruolo di grande prestigio, elevandosi a sicuro punto di riferimento nell’ambito dell’Alta Formazione Artistica, non soltanto per la Calabria, ma per tutto il Mezzogiorno d’ ltalia.
Ruolo, questo, che viene ribadito di anno in anno dalla rilevanza e dal numero delle iniziative culturali prodotte e promosse, dai frequenti riconoscimenti conseguiti dagli iscritti in tanti premi e manifestazioni nazionali e internazionali e, non da ultimo, dai non meno numerosi diplomati che al termine del percorso di studi hanno potuto intraprendere il non facile cammino della professione d’artista o si sono aggiudicati con merito incarichi di docenza un po’ in tutto il Paese.
Che si determini attraverso un percorso di sedimentata e complessa riflessione o che scaturisca e deflagri dalla casualità istintiva di un’azione, è difficile pensare l’arte al di fuori di quel territorio ideale, necessario e pressoché inevitabile, quella sorta di a priori dell’opera, che corrisponde alla dimensione dell’in/atteso.
Una dimensione che a sua volta, più in generale, sembra poter includere e riflettere con gelida imparzialità le opposte polarità che determinano approcci e percorsi esistenziali, sempre unici e irripetibili, di ogni esperienza umana.
A questa raccolta che suggella e celebra il quarantennale dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro manca, oggi, solamente una sua sede stabile per consentire la più ampia condivisione e fruizione di un patrimonio che non vuole e non può essere soltanto appannaggio dell’Istituzione, ma di tutta la collettività.
Arte, quindi, In attesa, anche, di una sua definitiva e degna collocazione.
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