Torino in controluce

con la ristampa del capitolo “Torino” dal volume “Le tre capitali” di Edmondo De Amicis.

Qu’est qu’on dit au café Fiorio? chiedeva Carlo Alberto in apertura delle udienze mattutine in ore antelucane, nella sua eterna contraddizione fra l’ascetismo e la curiosità per la vita che si svolgeva al di là di piazza Castello, sotto i portici di Po. Nel contrappunto fra gli spazi fermati dall’obbiettivo poetico di Augusto De Luca in attimi incantati, e il tumulto dei quadretti di vita deamicisiani, abbiamo cercato di esprimere il fascino e il carattere di una capitale che cercò sempre di collocarsi al di là delle contingenze, in originali e continuamente rinnovate concezioni di una via alla modernità.

Augusto De Luca, nato a Napoli nel 1955, fotografo, con un suo stile particolare negli anni Ottanta viene notato dalla critica internazionale. Ha partecipato a numerosissime mostre e rassegne. Telecom Italia lo ha ingaggiato per illustrare con le sue immagini sette schede telefoniche ad elevata diffusione (circa 19 milioni di pezzi). Le sue fotografie sono conservate in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo come quella della Biblioteca Nazionale di Parigi e della International Polaroid Collection (USA).
Marcello Fabbri, (Bologna, 1924), È uno dei protagonisti della cultura urbanistica italiana, con numerosi piani e progetti. Pubblicazioni principali: L’urbanistica italiana dal dopoguerra ad oggi (1983), L’arte nella città (1995). Ha insegnato Storia dell’Urbanistica, ed è stato segretario nazionale dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica). Dal 1983 dirige la rivista Controspazio, di architettura e urbanistica. Ultimi saggi pubblicati: La continuità progettuale, nel volume Costruire la città dell’uomo (2001); L’urbanistica per l’unità della cultura, nel volume Un’azienda e un’utopia, Adriano Olivetti 1945-1960 (2001)