Diritto dell’informazione

Il testo raccoglie le lezioni tenute per l’insegnamento di “Diritto dell’informazione”, presso l’Università LUMSA, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Sono analizzate, pertanto, le disposizioni della Costituzione relative al diritto di manifestazione del pensiero e ai diritti “concorrenti”, quali: onore, riservatezza, identità personale, domicilio, presunzione di non colpevolezza. Dopodiché, vengono esaminati approfonditamente i principi stabiliti in tema di cronaca, nelle sue diverse forme di manifestazione: narrazione, critica, satira, intervista; e la disciplina introdotta dalla Legge n. 196 del 2003 per la tutela dei dati personali. Si esaminano anche le disposizioni poste a salvaguardia dell’immagine, della riservatezza, dell’identità personale, dei segreti, del diritto di rettifica; nonché la legge istitutiva dell’ordine dei giornalisti e le norme che regolano la condotta del giornalista, con particolare riguardo alla deontologia professionale e al procedimento disciplinare. Si illustrano diverse fattispecie criminose che limitano il diritto d’informazione: diffamazione, interferenze illecite nella vita privata, pubblicazioni oscene, pubblicazioni impressionanti, segreto di stato, di ufficio, investigativo, professionale, pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, aggiotaggio, abuso di informazioni privilegiate, vilipendio, istigazione e apologia.

Paolo Mazzà, esercita la professione di avvocato, in Roma, e si occupa, tra l’altro, di reati commessi a mezzo stampa. E’ docente di “Diritto dell’informazione e comunicazione” all’Università LUMSA, Facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzo di Scienze della Comunicazione.