Biblioteche del Lazio

Questa guida alle Biblioteche dell’Organizzazione Bibliotecaria Regionale (OBR) rappresenta il tentativo di fotografare alcune importanti realtà culturali che nel tempo si sono consolidate sul territorio laziale. Fanno parte dell’OBR le Biblioteche di Ente Locale, Ecclesiastiche e di Interesse Locale che rispondono ai requisiti previsti dalla Legge Regionale 42/97. Si tratta di una rete che annovera, in totale, ben 251 strutture: 192 Biblioteche di Ente Locale e 59 di interesse locale, con un aumento di circa il 50% rispetto al 2000. Il continuo sostegno della Regione Lazio allo sviluppo delle attività e l’incremento del patrimonio librario e la costante attività istituzionale di tutela volta a favorire la conservazione del bene-libro hanno infatti consentito un aumento del numero delle Biblioteche inserite nella programmazione regionale e in taluni casi anche un innalzamento degli standard qualitativi, grazie a cui è stato ottenuto il “Marchio di Qualità”. La stessa Legge Regionale 42/97 ha consentito poi il raggruppamento delle singole strutture dell’OBR in Sistemi bibliotecari territoriali: ad oggi ne esistono nove e si tratta di preziose soluzioni organizzative. Grazie ai Sistemi, infatti, le biblioteche possono svolgere in forma sinergica importanti attività di promozione della lettura: nell’ambito di queste reti vengono proposte iniziative di accesso al libro e alla lettura per i giovanissimi (come ad esempio il “Bibliobus dei bimbi”) e soprattutto viene predisposto un servizio di prestito coordinato dei testi, grazie al quale viene notevolmente accresciuto il patrimonio librario a disposizione degli utenti di ogni singola biblioteca locale. L’obiettivo è ora proseguire sulla strada intrapresa, per aprire altre biblioteche dove non ci sono, e migliorare ovunque i servizi culturali, anche in realtà decentrate, disagiate, poco fornite.

Dotare la regione di una organizzazione regionale delle biblioteche solida e funzionale è quindi un investimento sul futuro, la garanzia che sul territorio esista un presidio di civiltà in grado di offrire ai cittadini tanto l’accesso al bene librario quanto servizi ed eventi culturali indirizzati alla cittadinanza: qualcosa di apparentemente meno urgente di un ospedale pubblico o di un bus di linea, ma senza dubbio di non meno utile e altrettanto indispensabile allo sviluppo civile e sociale delle comunità.