Frammenti

Collana Il Bibliofilo n.1

Se non fosse la parafrasi di un popolare slogan, il primo frammento potrebbe recitare “Di amicizia si muore” e, dopo eloquenti puntini, proseguire “oggi” oppure “in negativo”. Scegliete voi, la sostanza non cambia.
Sta il fatto che l’esigenza (e il piacere) di cercare nell’amicizia un punto di riferimento, una boa nel mare magnum dell’odierna confusione e dispersione di sentimenti, dell’odierna perdita della ragione collettiva, è anche il segno di un fallimento già sofferto e forse ineluttabile.
Frammenti di idee, di riflessioni quotidiane per il bisogno di capire, giustificare, continuare, e guardarsi dentro, magari con ironia, sensi di colpa, sfiducia pure e un po’ di malizia e di orgoglio, sul limite di questo millennio disperato e meraviglioso.

Ivo Tagliaventi, una presenza di rilievo nell’attuale panorama della cultura italiana, un occhio attento a cogliere i caratteri più connotativi della nostra epoca, un osservatore rigoroso e caustico del costume.
E’ nato in montagna, ha navigato il mare, ancora esplora diversi settori della conoscenza, per non perdere la speranza e trasferire la propria esperienza di ricerca nella cattedra universitaria che tiene a Bologna, dove insegna, prima che a progettarlo, come percepire e capire lo spazio murato, quali metodi seguire, quali strumenti impiegare per rendere vivibile la città degli uomini.
Autore prolifico, ma controllato ed esigente, ha scritto fra l’altro “Viollet-le-Duc e la cultura architettonica dei revivals” (Patron 1976), “L’organismo architettonico” (Clueb 1989), “Unità e continuità in architettura” (Clueb 1993); ha in corso di pubblicazione “L’architettura delle cattedrali gotiche”.
Per Gangemi Editore dirige la collana “Architettura e spazio urbano”, nonché la rivista “Archi & Colonne international”.