La guerra tra Cesare Ottaviano e Sesto Pompeo
E le corrispondenze attuali
Autori: Pensabene Giuseppe
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 352
Anno edizione: 1991
ISBN: 9788874483686
EAN: 8874483686
UB. INT. : T512B
Contenuto
La Guerra tra Cesare Ottaviano e Sesto Pompeo (43-36 a.C.) e le corrispondenze attuali vuole essere una visione d’insieme di tutte le ricerche effettuate finora in questo settore coll’evidenziarne soprattutto la base storica.
La pubblicazione s’impone per la sua originalità suscitando interesse per i problemi e le radici che riguardano la popolazione dello stretto, le presunte origini magnoellenistiche e grecaniche dei reggini e la quasi assoluta incidenza dell’elemento latino. Conferme sulla presenza di Cesare Augusto a Reggio, dei suoi legati (più di dieci) da Cornelio Gallo a Menodoro, da Murena a Valerio Messalla sono documentate a Mesa, nelle vallate di Fiumara, del Gallico, del Calopinace, del Tuccio, nella baia di Pellaro. E’ ricostruita tutta la vicenda drammatica della figlia Giulia mandata in esilio a Reggio e importanti fatti religiosi chiariscono anche la venuta di S. Paolo a Reggio, il sorgere della devozione alla Madonna della Lettera, l’origine delle Paucciane. Cognomi come Gangemi e Bosurgi, toponimi come l’Amendolea e il Bonamico rivelano segreti fino ad ora sconosciuti. Tutto è conservato insieme coi riferimenti alla storia in quell’archivio che è il dialetto reggino-siculo ricco di toponimi, cognomi e lessico e scientificamente vagliato. Il lettore passerà di sorpresa in sorpresa.
Giuseppe Pensabene è nato negli USA a New York durante gli anni Venti da genitori italiani operai emigrati.
La sua cultura umanistica ha avuto tra gli altri riconoscimenti due medaglie d’oro nel concorso internazionale del Certamen Vaticanum per le composizioni poetiche latine “Iter in Deum” (1973) e “Caedes” (1977).
Nell’ultimo decennio si è dedicato completamente agli studi filologici e storici riguardanti il dialetto reggino-siculo, le basi sconosciute e controverse della lingua italiana. Ne sono testimonianze i volumi “Roma nel lessico e nella toponomastica reggina” (1985), “Cognomi e toponimi in Calabria” (1987), “Due mila segreti della lingua italiana” (1990).
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