Fuori commercio
La ‘ndrangheta
Il codice segreto, la storia, i miti, i riti e i personaggi. Con prefazione di Saverio Mannino
Autori: Malafarina Luigi
Formato: 15 x 21 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 360
Anno edizione: 1986
ISBN: 9788874480760
EAN: 8874480768
UB. INT. : T513C
Contenuto
Le formule del “Codice dell’onorata società” e del “Tribunale criminale” venivano tramandate, da capo a picciotto, a memoria. L’allievo scriveva, con il proprio sangue, sul palmo della mano sinistra, la formuletta rivelatagli dal capintesta della sua cosca. Era assolutamente proibito scrivere le varie fasi del comportamento dell’uomo d’onore su un quaderno. Poi il “Codice segretissimo della ‘ndrangheta” venne scoperto o attraverso il sequestro di manoscritti dove mafiosi, contravvenendo alle regole sociali, non fidandosi più della propria memoria, avevano riportato sulla carta i canoni dell’organizzazione, oppure attraverso le rivelazioni fatte dai primi “pentiti”, quasi un secolo addietro. 2 significativa la circostanza che l’emblema della ‘ndrangheta è l’albero della scienza diviso in fusto (il capobastone), rifusto (mastro di giornata e contabile), rami (i camorristi), ramoscelli (i picciotti), fiori (i giovani d’onore) e foglie (i traditori che cadono per terra e vengono da tutti calpestati). Per abbattere una grande quercia è necessario tagliare tutte le sue radici in quanto eliminando solo i rami secchi si contribuiste a renderla più forte.
LUIGI MALAFARINA, giornalista professionista è nato nel 1939. Redattore di “Gazzetta del Sud” collabora anche a “Il Giorno”, “Il Messaggero”, “RTP”. Consigliere regionale del Sindacato giornalisti calabresi ricopre pure la carica di Commissario della sezione provinciale. Ha ottenuto, nel 1982, il Premio Senigallia “Il cronista dell’anno”. Medaglia d’oro della provincia di Ancona come “cronista di prima linea sul
fronte della mafia e della ‘ndrangheta”. Autore di numerosi servizi sulle faide calabresi, ripresi da rotocalchi italiani e stranieri. Ha avuto numerosi riconoscimenti per la sua attività di giornalista e scrittore: “Giugno
locrese”; “Omaggio alla cultura – Villa San Giovanni”; Medaglia d’oro dei Premi Villa San Giovanni; “Rhegium Julii”; Targa Fidapa; Premio “Foyer des artistes” Roma; “La Scogliera d’argento”; “L’Ulivo d’argento”; Premio della cultura; “Omaggio a Corrado Alvaro”; ‘Targa d’oro del “Kíwanis 1981”, “Premio Losardo 1985”. Tra le opere principali: “Buio a Reggio”; “Siderno”; “Cronache mafiose”; “Il canto della lupara”; “’Ndrangheta ieri ed oggi”; “L’anonima sequestri”; “Le faide calabresi”; “’Nndrangheta alla sbarra”; “Calabria e calabresi”; “La ‘ndrina ha un volto solo”. “Io giuro dinanzi a questa società di essere fedele con i miei compagni e di rinnegare padre, madre, sorelle e fratelli e di adempiere a tutti i miei doveri se è necessario anche con il mio sangue”. “Che cosa ti ha dato l’onorata società?” “Sette belle cose: umiltà, serietà, politica, falsa politica, una matita, un coltello, un rasoio”.
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