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Mafia e istituzioni

La mafia è oggetto di analisi e discussioni da parte di un gruppo di magistrati

Autori: Fantò Enzo

3 Volumi in cofanetto

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Cofanetto

Pagine: 608

Anno edizione: 1998

ISBN: 9788874488124

EAN: 8874488122

UB. INT. : TRIV

Contenuto

Enzo Fantò (a cura di) – Mafia, ‘ndrangheta e camorra. Dopo la Legge La Torre

Questa raccolta di materiale della Commissione parlamentare sul fenomeno mafioso della IX legislatura permette di cogliere l’evoluzione della mafia, della ‘ndrangheta e della camorra dopo l’introduzione della legge La Torre, attraverso l’analisi dei Commissari, dei rappresentanti del governo, delle forze dell’ordine, del CSM, del sindacato. Inoltre permette di analizzare il modo del tutto insufficiente e inadeguato con cui lo Stato ha affrontato una fase così delicata e importante della ristrutturazione del potere mafioso.
La lettura di questo materiale ci offre plasticamente i nodi fondamentali che devono tuttora essere affrontati per una efficace strategia di attacco al fenomeno mafioso.
L’introduzione del volume esplora due questioni essenziali quali il rapporto mafia-Stato-politica e le forme di accumulazione della mafia, avanzando nuove ipotesi interpretative.
Il carattere prevalentemente tematico del volume consente anche un’agile consultazione.

Enzo Fantò – MAFIA POTERI DEMOCRAZIA

La odierna questione democratica – è questo forse, o almeno vorrebbe essere, il filo conduttore di queste pagine – non la si incontra, non la si capisce, non la si risolve, se non la si colloca nel vivo del travaglio della società: in quell’individuo ridotto e suddito, in quella incrinatura o rottura di ogni legame che non sia quello familiare o di clan, in quell’assenza di potere sociale e in quella sovranità popolare dimidiata e fittizia, in quella violenza quotidiana e diffusa che trasforma una guerra tra cosche in una effettiva “guerra civile” che lascia sul campo 850 morti in cinque anni su una popolazione effettiva di circa 500 mila abitanti.
Ogni ragionamento su “regole”, “istituti”, pur importante, diviene astratto, se non fa i conti con questo sociale sofferente e dolente, con una società frammentata e sfiancata. Ogni ipotesi di riforma della politica non fa un solo passo avanti, se non fa i conti con un potere oligarchico armato e non trova nella società nuclei di forze rimotivate capaci di intraprendere la via di una dura battaglia di liberazione.
“Si presenta – scrive Bassolino nell’introduzione – in modo radicalmente inedito, un problema generale per il Mezzogiorno e per la nazione italiana. Siamo ad una stretta. In campo devono scendere idee e forze nuove, e il libro di Fantò è un contributo che si muove in questa direzione”.

Magistratura Democratica – MAFIA E ISTITUZIONI

E la prima volta che la mafia è oggetto di analisi e discussione da parte di un gruppo di magistrati: segno della particolare attenzione che questo fenomeno richiama, anche a livello istituzionale, come problema principale e prioritario rispetto a tutti quelli che pure affliggono le regioni meridionali d’Italia.
Le analisi sviluppate nei vari saggi fanno giustizia di molti luoghi comuni, ancora largamente diffusi, sulla natura e sul ruolo della mafia, identificata ormai come componente strutturale dello sviluppo senza progresso che ha caratterizzato il nostro Mezzogiorno. Da ciò una serie di proposte che, pur muovendosi all’interno della funzione giurisdizionale, mirano a superare i tradizionali moduli repressivi di intervento, e a colpire la mafia nella sua struttura associativa, nonché nei nessi e nelle articolazioni con il sistema di potere dominante.

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