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Proposte per Stampace

Idee per un piano di conservazione del quartiere storico cagliaritano

Formato: 29,7 x 21 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 162

Anno edizione: 2010

ISBN: 9788849219142

EAN: 8849219148

UB. INT. : T304C V05d V16f V90c

Contenuto

Il carattere peculiare del quartiere storico di Stampace, unitamente alle condizioni di prevalente degrado in cui esso versa, ha rappresentato una interessante occasione di ricerca didattica seminariale per i due corsi di Restauro architettonico 2 e di Laboratorio di restauro, destinati agli studenti del terzo anno del Corso di Laurea triennale in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali presso la facoltà di Architettura dell’ateneo cagliaritano, svoltisi negli anni accademici compresi tra il 2005 e il 2009. L’originalità del lavoro consiste nel ribaltamento del tradizionale rapporto di consequenzialità tra piano urbanistico e progetto architettonico, anteponendo quest’ultimo al primo, e basandolo sul programma operativo di manutenzione e tutela dei manufatti storici e dei significati superstiti. Il piano di conservazione dell’intero quartiere nasce pertanto come sommatoria e integrazione degli interventi di salvaguardia ambientale e di recupero edilizio ritenuti ammissibili e sostenibili nei circa 260 immobili che formano il campo di studio. Alle categorie ed alle tipologie di intervento, tradizionalmente riferite alle unità immobiliari, viene sostituita la qualità e la quantità delle puntuali lavorazioni necessarie per assicurare la conservazione dei singoli manufatti e al tempo stesso garantire la sopravvivenza dei valori ambientali e culturali del quartiere storico, nel palinsesto delle stratificazioni sedimentate in almeno sei secoli di vita. Ne scaturisce un piano tecnico-finanziario di conservazione, in grado di disegnare una variata gamma di realistici scenari per il futuro assetto del comparto urbano, mediante l’esclusiva attuazione di interventi ammissibili e sostenibili. L’importanza didattica e sperimentale della ricerca risiede nel coinvolgimento diretto degli studenti, dalla ripresa fotografica al fotoraddrizzamento, dal rilevamento dei materiali e del degrado alla formulazione delle specifiche lavorazioni, per la costruzione del composito mosaico di informazioni necessario a definire una realistica ipotesi di intervento e salvaguardia dell’antico quartiere cagliaritano.

Caterina Giannattasio (Napoli 1970), architetto, dottore di ricerca in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici (Seconda Università di Napoli), specialista in Restauro dei Monumenti (Università di Roma “La Sapienza”), è Ricercatore di Restauro alla Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari. Svolge attività didattica e scientifica incentrata essenzialmente sui temi della storia e della conservazione del patrimonio architettonico, della tutela dei centri storici, dell’analisi delle tecniche costruttive tradizionali.

Paolo Scarpellini (Roma 1950), ingegnere e architetto, dirigente generale nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, già Soprintendente in Sardegna ed attualmente Direttore Regionale per le Marche, docente esterno in Laboratorio di restauro presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari, Corso
di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, è studioso di tecniche costruttive tradizionali, ha condotto specifiche indagini su fonti archivistiche a Bologna ed in Sardegna, il cui esito è illustrato in altrettante pubblicazioni.

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