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Roma. Esquilino 1912-1945

...dall'una all'altra guerra...

Formato: 22 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 272

Anno edizione: 2024

ISBN: 9788849250619

EAN: 9788849250619

UB. INT. : V31d

Contenuto

L’Esquilino è il primo “quartiere” di Roma italiana formatosi subito dopo l’Unità, a seguito della breccia di Porta Pia, sulla base di una programmazione urbanistica voluta dalle nuove autorità di governo nonostante l’impreparazione dimostrata nell’affrontare la difficile sfida. Raccontare la storia socio-politica e urbanistica di questo “pezzo di Roma”, sorto in pochi decenni all’interno delle Mura Aureliane sui colli orientali della città, va oltre l’ambito puramente locale per la stretta connessione con le vicende complessive di Roma, che si apprestava a intraprendere la modernizzazione delle sue strutture, per essere non più la città papalina, capitale di uno Stato autocrate e arretrato, ma una moderna città europea del XIX secolo, capitale di uno Stato di oltre 26 milioni di abitanti. Nel presentare questo saggio di storia urbana – che prosegue il racconto esposto nel primo volume Roma. Esquilino 1870-1911 – è necessaria una breve avvertenza: negli anni compresi tra le due guerre mondiali, inevitabilmente l’Esquilino ha perduto quella centralità che invece aveva avuto nei primi decenni dopo Porta Pia come primo quartiere di Roma italiana. Da qui la necessità di allargare maggiormente il ventaglio della narrazione a quel che succede in Campidoglio e nel resto della città. Una storia che continua ad avvalersi di un andamento cronologico diacronico, integrato però con una esposizione per problemi e/o argomenti, più puntuale e più esaustiva, come è il caso della particolare attenzione posta alle vicende della Chiesa negli anni del regime, per la rilevanza che assumono nel territorio esquilino il nuovo polo pontificio di piazza di Santa Maria Maggiore, nell’isolato del vecchio ospedale militare, fortemente voluto da papa Pio XI. Particolare attenzione, inoltre, si è data anche alle iniziative di proprietari terrieri, imprese di costruzione, banche, società di capitali e numerose società cooperative edilizie, che caratterizzano il territorio esquilino con il prevalere di una tipologia più estensiva e case di proprietà di chi vi abita. Come per il precedente volume, ampio spazio è  stato dedicato a piazza Vittorio che continua a costituire il punto polare di riferimento privilegiato, il baricentro da cui si originano i tre virtuali cerchi concentrici di storia che si sono dipanati in successione temporale nel corso dei 150 anni e più di storia nazionale.

Carmelo G. Severino, architetto e urbanista – già dirigente presso Roma Capitale e docente di «Storia della città e del territorio» presso la facoltà di Architettura “L. Quaroni” di Roma – svolge attività di ricerca nel campo dei processi formativi delle realtà urbane. Oltre ad articoli e saggi brevi in riviste di settore, ha pubblicato: Le città nella storia d’Italia: Crotone (Laterza 1988); Città d’Europa (Rubbettino 2004); Su Gerusalemme. Strategie per il controllo dello spazio urbano (Aa.Vv., Castelvecchi 2013). Per Gangemi Editore ha pubblicato: Enna. La città al centro (1996); Capri: il segno ed il senso (1999); Roma mosaico urbano: il Pigneto fuori Porta Maggiore (2005); San Severo. Città di Puglia (2007); Crotone. Da Polis a città di Calabria (2011). Roma. Esquilino 1870-1911 (2019); Roma. Pigneto 1870-2022 nuova ed. (2022). Ha ottenuto nel 2000 il Premio della Cultura “Sezione Storia locale” attribuito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

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