Page 4 - Ganegmi Editore catalogo disponibilità
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“ … Per me, calabrese di Rosarno con casa a Scilla e liceo a Reggio, Gangemi era prima di tutto il nome di una libreria sul
Corso Garibaldi, quando Giuseppe Gangemi si fece vivo per propormi di dirigere i primi due volumi sulla Storia della Calabria (poi
usciti nel 1987 e nel 1994). Fu una delle mie prime esperienze di curatela di un’opera collettiva, dove si trattava di immaginare
un disegno complessivo chiaro e funzionale, ma anche di assegnare i compiti a svariati autori, inseguendoli poi per rispettare le
scadenze (compito in cui mi aiutò allora Maurizio Paoletti). La lunga gestazione s’intrecciò con altri volumi ‘collegiali’, in particolare
i cataloghi delle mostre sugli scavi di Settefinestre e sulla centuriazione; ma anche con la mia prima curatela Einaudi, i tre volumi
di Memoria dell’antico nell’arte italiana. Quel tanto di patriottismo locale che mi univa all’editore nel costruire una storia della
Calabria antica innescò anche il volume Archeologia in Calabria. Figure e temi, una raccolta di miei ‘scritti minori’ che Gangemi
stampò nel 1987. Gangemi appariva allora un editore a raggio prevalentemente regionale, ma già dall’apertura di una sede romana
si intravedevano le ambizioni che lo avrebbero portato a costruirsi un percorso editoriale assai più vasto.Ed è stato con particolare
piacere che in questo 2023 ho visto uscire per Gangemi il meraviglioso Atlante fotografico della Colonna Traiana, che a distanza di
quarant’anni realizza il progetto che, come nel libro vien descritto, avevo messo su carta io stesso negli anni ’80. Con Gangemi ho
percorso dunque due tratti di strada, separati da un largo intervallo. Ma senza che mai venisse meno la comune matrice reggina, né
” SALVATORE SETTIS
la reciproca stima e simpatia.
archeologo e storico dell’arte, Presidente del Conseil Scientifique
del Museo del Louvre, già direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa
e del Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles
“ Gruppo bronzeo fuso a cera persa si ispira alla società matriarcale del borgo marinaro di Bagnara dove la donna è al centro della
fatica quotidiana: la figura eretta (quale moderna cariatide), porta sul capo grandi ceste cariche di pesci, frutto della pesca, attività
degli uomini. Matrona statuaria dal costume tipico del corpetto stretto sotto i seni e la gonna plissettata; nasconde il ventre rigonfio
dalle ripetute maternità. Quest’opera dedicata a Giuseppe Gangemi vuole essere un coerente omaggio alla sua tempra di lavoratore,
sempre memore nel suo impegno quotidiano delle proprie origini che traggono lo spazio culturale dal diuturno lavoro. ”
MICHELE DI RACO
scultore, scrittore, direttore didattico, autore di opere
presenti in numerosi musei ed enti pubblici
“ Giuseppe Gangemi ha alimentato il successo del suo catalogo facendo leva sulle sue grandi doti creative di editore che si
distingue per ingegno, stile, eloquenza, flessibilità, diplomaticità, duttilità nel trattare con gli autori vis a vis. Nessuna meraviglia
che la sua azienda sia stata premiata da una espansione a largo raggio, che non si misura né con il palmo della mano, né con calcoli
semplicemente statistici. Il salto di qualità, su cui bisogna riflettere inquadrando soprattutto le rarità e le eccellenze, risulta tanto
più consistente, quanto sorprendentemente e ordinatamente silenziose. E si spiega all’osservatore anche con riferimento a un altro
fattore. Per sua volontà la casa editrice realizza infatti un tempestivo inserimento nella compagine della seconda generazione. I figli
Fabio ed Emilia si sono appassionati all’eredità del padre e ne hanno fatto cosa propria, rivisitandola e rigenerandola, sotto l’occhio
ancora vigile del fondatore. Senza voler dare prova di suggestivo particolarismo, sento il dovere di formulare in questa sede ancora
una volta la mia gratitudine a Giuseppe Gangemi per la prova eccezionale di affetto nei miei confronti in occasione del lutto per la
precoce perdita di mio figlio Antonio, critico d’arte. Spetta all’Editore la delicatezza e la generosità nel condividere il lutto offrendosi
di stampare il cospicuo volume, destinato alla celebrazione del defunto nel primo anniversario della scomparsa: manifestazione
intensa di una solidarietà singolare e quasi fraterna da rappresentare il sigillo incancellabile di una coesione infrangibile anche in
”
programmi culturali dagli esiti non soltanto virtuali, già consegnati alla storia della cultura.
FRANCESCO MERCADANTE
Docente emerito di Filosofia del Diritto, Direttore dell’Enciclopedia del Diritto, fondatore
e presidente della Fondazione Nazionale “G. Capograssi”, Direttore, per i nostri tipi,
insieme a Gabriele De Rosa e Pellegrino Capaldo della collana “Nuovo Millennio”
“ Ho visto nascere e crescere la Casa Editrice Gangemi più di cinquanta anni or sono, in una vita parallela con l’editore, Giuseppe, col
quale nel tempo il rapporto si è evoluto in sincera amicizia, accomunata ai suoi figli, Emilia e Fabio, soci con lui nell’attività editoriale.
Sin dagli inizi Giuseppe Gangemi ha avviato un processo di formazione e di cultura. Progresso imprenditoriale e culturale che nel
tempo ha raggiunto vertici notevoli, in quanto l’impresa Gangemi ha realizzato rilevanti successi e punta, a tutt’oggi, a mete ancora più
alte e significative. La crescita è stata e continua, costante. E oggi la Gangemi Editore è una realtà importante nel quadro della cultura
nazionale e realizza col suo catalogo di altissimo livello una significativa presenza anche sul mercato internazionale, in Europa e in
America, laddove i suoi libri di ottima fattura e di contenuto ampio e molteplice, trovano sempre maggiore diffusione. L’Editrice Gangemi
– si diceva – grazie all’attività culturale in continuo incremento e all’aggiornamento industriale costante, rivela potenzialità ampie e
incisive, che rendono prevedibile e auspicabile l’acquisizione da parte sua di dimensioni organizzative e di capacità di diffusione del libro
tali da raggiungere ulteriori e ancor più importanti traguardi nella realizzazione del valore della formazione individuale e sociale. ”
SAVERIO MANNINO
Presidente emerito della Terza Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione
già componente del Consiglio Superiore della Magistratura