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La Massoneria nelle Due Sicilie nel ‘700 Vol. IV

Le Province (Campania, Abruzzi, Molise, Puglie, Basilicata e Calabrie)

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 540

Anno edizione: 2012

ISBN: 9788849224009

EAN: 8849224001

UB. INT. : T305H T501B V37e V90f V91c V92g V35f BRAMP

Contenuto

Volume Quarto che completa la serie di 5 monografie acquistabili separatamente o in blocco
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Gli altri titoli già disponibili
La Massoneria nelle Due Sicilie e i “fratelli” meridionali del ‘700 Vol. I [978-88-492-1029-3]

La Massoneria nelle due Sicilie e i “fratelli” meridionali del ‘700 Vol. II (città di Napoli) [978-88-492-1379-9]

La Massoneria nelle due Sicilie e i “fratelli” meridionali del ‘700 Vol. III (Dal legittimismo alla cospirazione) [978-88-492-1756-8]

La Massoneria nelle Due Sicilie e i “fratelli” meridionali del ‘700 Vol. V (la Sicilia) [978-88-492-2056-8]

Le prime testimonianze latomiche nel Regno delle Due Sicilie risalgono al periodo della dominazione austriaca per iniziativa della Grand Lodge of England, che reclutò, al riguardo, il noto musicista lucchese Francesco Xaverio Geminiani (1687-1762), considerato generalmente come il primo libero muratore italiano («iniziato» all’estero). L’11 maggio 1728 le autorità massoniche di Londra emisero, a suo nome, una deputation (un mandato) per la costituzione, in Napoli, di una loggia dal titolo «Perfetta Unione». Ignoriamo se le «colonne» di tale «officina» furono effettivamente «innalzate» oppure siano rimaste confinate in un progetto mai realizzato. Di certo bisognerà attendere all’incirca 15 anni per trovare traccia di una regolare loggia installata nella capitale duosiciliana. La massoneria meridionale si sviluppò, dopo la prima metà del ‘700, per l’intero territorio regnicolo, erigendo Templi in tutte le principali città, spesso coinvolgendo nella sua opera di proselitismo anche centri di remota periferia. Si calcola che, tra gli anni ’80 e ’90 del secolo XVIII, il numero delle logge nel mezzogiorno d’Italia era ben superiore alle 120 unità con migliaia di entusiasti adepti. Dopo i volumi sulla città di Napoli (II e III) e sulla Sicilia (V), le pagine del presente testo intendono illustrare un fenomeno che, malgrado ripetute condanne pontificie e governative, attecchì in profondità anche nelle estreme province (Terra di Lavoro, Molise, Abruzzi, Puglie, Basilicata e Calabria), soffermando la propria attenzione sui principali esponenti delle locali logge, in gran parte «dimenticati» o «ignorati», ma degni di essere ricordati come custodi di un’antica sapienza mediterranea e come antesignani di un risorgimento nazionale.

Ruggiero di Castiglione è nato a Napoli nel 1940. Pubblicista, ha insegnato alla L.U.I.S.S. e all’Università di Studi di Cassino (Frosinone). È Autore de «I segreti della magia», in collaborazione con Alberto Cesare Ambesi (1972), «A tela ordita Dio mandò il filo» (1975), «Corpus Massonicum» (1ª ediz.: 1984; 2ª ediz.: 1989; 3ª ediz.: 2007), «Alle sorgenti della Massoneria» (1988), «Il maestro di Cagliostro: Luigi d’Aquino» (1989), «Domenico Cirillo e la Massoneria di fine ‘700 a Napoli» (1990), «Una villa massonica nella Napoli del ‘700», «La Pietatella: appunti per un percorso iniziatico-alchemico nella cappella Sansevero di Napoli» (1999), e i primi quattro volumi de «La Massoneria delle Due Sicilie e i “fratelli” meridionali del ‘700» (vol. I – 1ª ediz.: 2006; 2ª ediz: 2008; vol. II – 2008; vol. III – 2010; vol. V – 2011). Già direttore responsabile del periodico di cultura e arte varia «L’incontro delle genti», ha collaborato con molte riviste specializzate come «Arcana» ed «Hiram». Ha partecipato a numerosi convegni internazionali. Alcuni suoi contributi sulla Repubblica Napoletana del ’99 sono stati letti a Nizza e a Parigi presso importanti centri letterari. È stato relatore al Convegno di Studi su «Raimondo de’ Sangro e la sua opera a trecento anni dalla nascita: 1710-2010», organizzato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli, Palazzo Serra di Cassano). Attualmente ricopre gli incarichi di presidente dell’Associazione culturale «VIRBIO» e della Biennale per i Giovani Artisti Campani (giunta alla 4ª edizione), nonché quello di vice-presidente nazionale della L.I.D.U. (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo.

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