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Luigi Sturzo – Maurice Vaussard
Carteggio 1917-1958
A cura di: Serra Enrico
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 160
Anno edizione: 1999
ISBN: 9788874489688
EAN: 8874489684
UB. INT. : T711G V35f
Contenuto
Negli anni dell’esilio, divisi tra Londra e Parigi, Luigi Sturzo ebbe un amicocollaboratore, conoscitore profondo del “cattolicesimo liberale”, Maurice Vaussard. Che Maurice Vaussard fosse innamorato dell’Italia, del suo Risorgimento, della Chiesa, lo documenta ampiamente la sua produzione saggistica; uno dei suoi primi libri “L’intelligence catholique dans l’Italie du XXe siècle” (1921), segnò una data nella storiografia sul movimento cattolico, per quella fase che metteva in luce non tanto il sociale, quanto il pensiero, la creatività delle figure centrali come Toniolo, Murri, Sturzo, Meda. Questa corrispondenza, curata da Enrico Serra, si snoda tra il 1917 e il 1958 e rileva aspetti ancora poco noti dello scambio culturale che lo storico francese ebbe con Sturzo, fondatore del popolarismo. E’ la testimonianza di un vero sodalizio intellettuale che fa parte di una storia che non è stata ancora scritta come si dovrebbe, nelle sue profonde articolazioni, e che ci invita a nuove ricognizioni e ricostruzioni delle vicende e della personalità di Sturzo.
LUIGI STURZO (Caltagirone 1871 – Roma 1959). Dopo aver studiato nei seminari di Noto e Caltagirone, nel maggio del 1894 viene ordinato sacerdote e nel 1898 si laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nel 1896 entra a far parte del primo movimento democratico cristiano di ispirazione murriana, collabora alla rivista “Cultura sociale” e aderisce al movimento “Domani d’Italia” accanto a Toniolo, Murri e Meda. Si occupa di riforme sociali nel settore agricolo, rivestendo per lunghi anni cariche direttive nell’amministrazione locale e provinciale. Il suo nome è soprattutto legato al Partito Popolare, che fonda a Roma il 18 gennaio 1919 e di cui è segretario sino al 1923. Durante il IV congresso del partito nell’aprile 1923, dopo il primo gabinetto di coalizione Mussolini, Sturzo si dichiara contrario ad ogni forma di collaborazione e di compromesso con il fascismo passando così all’opposizione. Costretto a dimettersi in quello stesso anno, deve abbandonare l’Italia nel novembre del 1924, rifugiandosi a Londra e poi negli Stati Uniti, dove svolge intesa attività antifascista. A Londra fonda nel 1936 i gruppi “Popolo e Libertà” e, nel 1940, l’Unione Democratica Cristiana Internazionale, di cui viene nominato vicepresidente. Durante l’esilio, grazie ad una straordinaria esperienza politica, continua ad approfondire gli studi di sociologia e di scienza politica e si impegna in un vivace lavoro culturale di analisi della crisi degli anni Trenta e della rischiosa politica di “appeasement” delle democrazioe verso Hitler. Nel settembre 1946, al termine del conflitto mondiale, rientra in Italia dove viene nominato senatore a vita: si dedica ad in’intesa attività pubblicistica sui maggiori quotidiani nazionali. Le numerose opere di Luigi Sturzo sono pubblicate nell’Opera Omnia, curata dall’Istituto Luigi Sturzo. Si ricordano “L’Italia e il fascismo” (1926), “La società: sua natura e leggi” (1935), “Chiesa e Santo” (1939). Una scelta delle sue opere è ora raccolta in sei volumi per la cura di G. De Rosa (Laterza, Bari, 1992). Oltre alle sue memorie, raccolte da G. De Rosa in “Sturzo mi disse” (1982), importanti per lo studio della sua ricca personalità sono i 4 volumi delle lettere scambiate con il fratello Mario, L. Sturzo-M. Sturzo, “Carteggio” (Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 1985), nonché il volume “Lettere non spedite” (Il Mulino, Bologna 1996), L. Sturzo-M. Einaudi, “Corrispondenza americana 1940-1944”, Olschki, 1998 e “Ambrosini e Sturzo. La nascita delle regioni”, a cura di N. Antonetti e U. De Siervo, il Mulino, 1998.
MAURICE VAUSSARD (1888-1978), giornalista e storico, tra i migliori studiosi e conoscitori della storia dei cattolici italiani nell’età contemporanea. A Pisa entrò in rapporto con Toniolo. Nel 1925 fondò a Parigi il “Bulletin Catholique International”. Redattore di “Le Monde” dal 1945, Vaussard ha anche collaborato a diverse riviste francesi, italiane e belghe. Tra le sue opere sono da ricordare: “L’intelligence catholique dans l’Italie du XXe siécle” (1921); “Enquéte sur le Nationalisme”, Paris 1924; “Sur la nouvelle Italie”, Paris 1928; “Sainte Marie Madeleine de’ Pazzi (1566-1607)”, Paris, 1925; “Politique religieuse et “Action française””, Paris, 1927; “Histoire de l’Italie moderne (1870-1970)”, Paris, 1974; “Histoire de la Démocratie chrétienne. France, Belgique et Italie”, Paris, 1956; “Il pensiero politico e sociale di Luigi Sturzo”, Brescia, 1961. Va infine rocordata la conferenza che il 20 giugno 1964, Vaussard tenne all’Accademia delle scienze morali e politiche in Francia su: “Un grand réalisateur politique Luigi Sturzo, fondateur du Parti Populaire Italien”.
ENRICO SERRA, avviato agli studi storici da Chabod e Salvatorelli è stato ordinario di Storia delle relazioni internazionali all’Università di Bologna. ha pubblicato, tra l’altro: “C. Barrère e l’intesa italo-francese”, Milano, 1950; “L’intesa mediterranea del 1902”, Milano, 1957; “La questione tunisina da Crispi a Rudinì”, Milano 1967; “Nitti e la Russia”, Bari, 1975; “A. Pisani Dossi diplomatico”, Milano, 1987; “Manuale di storia delle relazioni internazionali e diplomazia”, Milano, 1996. Con il prof. J.-B. Duroselle ha scritto una serie di volumi sui rapporti tra Italia e Francia. Nella collana della “Storia diplomatica”, da lui diretta per la Franco Angeli, sono usciti vari volumi sulla storia diplomatica italiana.
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