Mario De Renzi

All’interno della complessa realtà edilizia della capitale Mario De Renzi è certamente da annoverare tra le personalità che hanno svolto un ruolo di primo piano nella costruzione dell’immagine urbana, sebbene la storiografia critica non gli abbia finora dedicato i giusti riconoscimenti. Questo volume nasce proprio dall’esigenza di far conoscere un architetto “romano” che per le sue capacità professionali e per la vivacità del suo insegnamento è stato un punto di riferimento importante, un Maestro per molti giovani. Per poter costruire uno scenario interpretativo delle sue opere ne è stato elaborato un catalogo sistematico, sulla base del quale vengono proposte nuove esegesi e possibili percorsi di approfondimento. Dalla ricognizione del suo lavoro emergono la sua personalità complessa, spesso contraddittoria, tendente a sfuggire a qualunque definizione, ed il valore delle sue architetture che dimostrano un particolare atteggiamento etico e una passione artistica che travalicano qualunque teoria. Ed emerge anche un quadro di riferimento che ci introduce nello spirito di una città, di un momento storico, di una particolare generazione di architetti. Le sue opere, progettate e realizzate tra gli anni ’20 e i ’50 del Novecento, costituiscono infatti una ricchissima documentazione di un’attività artistica che puntualmente registra l’articolato e affascinante intreccio delle tendenze di un’epoca.

Maria Luisa Neri si è laureata a Roma in Composizione architetonica nel 1968. Dal 1969 svolge attività didattica e di ricerca nella Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dal 1981 è Ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Analisi della Città. Redattrice della rivista “Storia della città” dal 1976, ha indirizzato i propri interessi teorico-scientifici principalmente nel campo degli studi storici sulla città e l’architettura pubblicando libri, saggi e articoli su riviste specializzate. Negli ultimi anni si è dedicata in modo particolare allo studio di Roma, del suo patrimonio edilizio e degli architetti che vi hanno operato, partecipando, tra l’altro, alla costituzione dell’ “Archivio di architettura moderna e contemporanea” presso l’Accademia Nazionale di San Luca.