Le aree naturali protette

Collana PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA ED AMBIENTALE diretta da Enrico Costa

Oggi insegnare e fare ricerca in urbanistica, soltanto per formare architetti ed ingegneri più consapevoli nel campo della pianificazione, sapendo che così non si formano veri pianificatori, ma solo architetti ed ingegneri migliori, non può essere pienamente soddisfacente. La disciplina è cresciuta ed occorre, e la si sta fondando, una scuola specifica.
“Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale” vuole essere una sede di dibattito autonomo, ma che affianchi questo processo, e non è un caso che le si sia voluto attribuire la stessa denominazione di quella che sarà la nuova facoltà. È una collana aperta a contributi scientifici diversi ma non eterogenei; alla ricerca di strade nuove per il rafforzamento disciplinare ed al confronto fra più voci, culture ed esperienze; ad un percorso formativo nuovo ed articolato.

Lo “sviluppo sostenibile”, inteso nell’accezione più ampia di tutela della qualità ambientale e salvaguardia degli assetti naturali, è al centro di questa ricerca che si propone come momento di sintesi tra economia ambientale, scienza ambientale ed etica. L’autrice ricostruisce il percorso logico-scientifico attraverso il quale ha preso corpo lo stesso concetto di area protetta, a partire, tanto dal dibattito politico e scientifico che ne ha sotteso la genesi nei Paesi che per primi si sono avvicinati al concetto di parco e/o di area protetta (Canada e Stati Uniti), quanto dalle radici storiche entro cui si è andata affermando una strategia che si sta rivelando vincente per il futuro dell’uomo e delle altre forme di vita sul pianeta. Una rassegna critica e analitica delle aree protette e delle politiche di pianificazione in Italia, Europa, Canada e Stati Uniti e l’analisi comparata della legislazione in Italia e nei Paesi più avanzati hanno consentito di tracciare il possibile percorso entro il quale il concetto di area protetta acquista un senso di valore, facendo assurgere la protezione ambientale a bene universale e senza definire un qualsiasi territorio come altro dal resto del mondo.

Mariateresa Santopolo (Catanzaro, 1963), architetto, ha iniziato la sua attività di ricerca nel 1988, collaborando ad uno studio sulla Pianificazione delle Aree Archeologiche in Calabria. Nel 1992 vince il concorso del Dottorato di Ricerca in Pianificazione Territoriale e svolge attività di ricerca in Italia e negli U.S.A.. Dal 1993 al 1995 è Research Assistant presso il Department of Economics della Northeastern University di Boston e svolge attività di ricerca nell’ambito del Boston-Reggio Calabria Urban Development Project. Nel 1995 consegue il Master of Science in Economic Policy & Planning e l’anno successivo consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Negli A.A. 1995-’96 e 1996-’97 è tutor presso il Corso di Laurea in P.T.U. & A. di Reggio Calabria e, nel 1997, vince una Borsa di Studio post-dottorato in discipline di Architettura. Nel 1997 è stata relatrice alla III Conferenza Regionale sulla Montagna Calabrese. Nel luglio 1999 è consulente a contratto dell’UNESCO presso la sede di Parigi e nell’agosto dello stesso anno svolge attività di ricerca sulle Isole Canarie e Baleari presso la sede INSULA di Santa Cruz de Tenerife. È autrice di articoli e saggi, apparsi su riviste specializzate.