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Alberto Zanazzo

Kairós

Formato: 15 x 21 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 112

Anno edizione: 2006

ISBN: 9788849209785

EAN: 8849209789

UB. INT. : T457B V12b

Contenuto

Questa pubblicazione raccoglie e perfeziona l’esperienza della mostra-convegno Kairós, realizzata da Alberto Zanazzo presso il MLAC dell’Università di Roma “La Sapienza”. Mutuando da Platone (Fedro) il concetto di Kairós (momento opportuno) l’artista sottolinea la necessità del giusto sguardo e del giusto ascolto, senza cui è arduo evitare gli abbagli e le suggestioni del pensiero unico, economicistico, che trascura il dialogo tra culture, discipline, differenze. Kairós, dunque, come luogo di confine, di passaggio, che si apre a ogni biforcazione delle possibilità, implicando la responsabilità della scelta. Temi evidenziati nel convegno e impliciti nell’installazione video presentata al MLAC: due proiezioni simmetriche di uno stesso filmato, che si fronteggiano. Ciottoli di diverse grandezze ripresi con inquadrature fisse, fotografiche, rinviano all’idea dei calculi, dei ciottoli-numero; a strumenti di computazione distinti per l’infinità di narrazioni geologiche che testimoniano: quasi un riverbero delle voci, registrate nel Mercato Centrale di Atene, che costituiscono il sonoro del filmato. Come nella Piccola cosmogonia portatile di Queneau, la presenza dell’uomo giunge attraverso un’eco. Voci ignote in situazioni quotidiane, arcipelago che rinvia al pensiero di Prigogine, alla visione di una Natura come opera d’arte che tutti contribuiamo in qualche misura a costruire (o a distruggere) e che, come Shahrazad nelle Mille e una notte, rinnova costantemente il suo racconto. Un racconto da interpretare – avverte il laico Lucrezio nel De rerum natura – superando l’inganno delle apparenze, come suggerisce un terzo filmato dell’installazione, in posizione centrale rispetto ai due speculari, con l’immagine fluttuante delle onde sugli scogli e le prime formazioni vegetali. Metafora della fecondazione che, però, allude alla seconda nascita, quella culturale del reciproco riconoscimento, di cui parla Pasolini in Petrolio, attraverso una Meditazione di Orfeo: figura e nome ai limiti del mito (Semerano) che discese fra le ombre per restituirle alla luce.

Mario de Candia, critico d’arte, curator, giornalista.

Patrizia Ferri Storica, critica d’arte, giornalista e free curator. Collabora con Istituzioni museali nazionali e internazionali, anche per il ripristino e l’attivazione di Collezioni permanenti, Fondazioni e gallerie private. Relatrice a Convegni sulle problematiche e tendenze del contemporaneo, in giurie di Premi per l’arte delle ultime generazioni, collaboratrice e corrispondente per Roma e il Lazio di “Flash Art”, e come free lance per riviste specializzate e quotidiani tra cui”La Repubblica”. Come consulente artistica ha condotto e partecipato a programmi radiofonici e televisivi per la RAI e per reti private, per Case Editrici tra cui De Agostini. Ha pubblicato inoltre con numerose Case Editrici tra cui Electa, Campanotto Editore, Joice&Co., Maretti Editore e Gangemi. Co-curatrice del Convegno “Io Arte-Noi città” al MACRO di Roma e membro in qualità di rappresentante nazionale del MIUR/AFAM della Commissione istituita dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Roma preposta agli interventi artistici per la riqualificazione urbana. Docente titolare di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

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