Bonaparte in Italia
L'inizio di un favoloso romanzo
Autori: Scalabrino Lamberto
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 176
Anno edizione: 1999
ISBN: 9788874489732
EAN: 8874489730
UB. INT. : T710E V21b
Contenuto
N° 25 della collana “Le storie della Storia” fondata da Giuseppe Selvaggi e diretta da Silvio Traversa
Montenotte, Millesimo, Mondovi, Lodi, Lonato, Castiglione, Arcole, Rivoli, Tagliamento, fino a Leoben, la marcia fu irresistibile ed elettrizzante: a questi uomini improntati del soffio della Rivoluzione, l’Essere Supremo aveva fatto un segno e nei loro cuori divampò l’energia della volontà, l’impeto dell’entusiasmo ed il sorriso della vittoria. Ho disegnato ogni battaglia con la maggiore precisione possibile ed ho riportato, anche, la storia giornaliera della sua vita, i rapporti epistolari con Parigi, i discorsi ed i proclami.
Lamberto Scalabrino, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1951 presso l’Università di Firenze, assistente della Clinica Medica dell’Università di Firenze per moltissimi anni. Medico delle Terme di Montecatini per meriti scientifici, ha effettuato vari corsi di perfezionamento in “Epatologia” presso il Centro studi delle malattie del fegato e del ricambio dell’Università di Roma, ha frequentato la scuola di specializzazione in malattie reumatiche e cardiovascolari presso l’Università di Firenze. Iscritto all’Associazione Medica Italiana di Idroclimatologia dal 1952. Socio fondatore della Società Medica “Ugolino da Montecatini”. Nel marzo 1962 conseguì a Roma la libera docenza in terapia medica ed Idrologia. Ha partecipato a numerosi convegni, tavole rotonde, congressi nazionali ed internazionali in qualità di correlatore e relatore.
Napoleone Bonaparte, nato ad Ajaccio (Corsica) il 15 agosto 1769, dopo gli studi primari, il 15 maggio 1779 fu ammesso alla Scuola Militare di Brienne dove nel 1785 ottenne la nomina a sottotenente. A 16 anni vestì l’uniforme che non si tolse mai più. Dopo vari periodi trascorsi ad Ajaccio, nel 1791 rientrò al proprio reggimento, il 25 luglio 1793 fu inviato contro i federalisti marsigliesi che avevano occupato Avignone. Il 16 settembre gli venne affidato il comando dell’artiglieria all’assedio di Tolone, nominato comandante di battaglione il 18 ottobre, il 19 dicembre entrò in Tolone. Generale di brigata il 22 dicembre, il 7 febbraio successivo ebbe il comando dell’artiglieria dell’armata d’Italia. Il 13 vendemmiaio (5 Ottobre 1795) soffocò a Parigi la rivolta dei realisti contro la Convenzione ed il Direttorio: il giorno dopo fu nominato da Barras, generale di divisione ed il 26 ottobre ricevette il Comando dell’Esercito dell’interno. Il 2 marzo 1796 il Direttorio gli affidò il Comando in Capo dell’Armata d’Italia. Così iniziò il romanzo della Sua vita che ho cercato di presentare al lettore mettendo a fuoco la situazione politico-sociale-economica dell’epoca in modo che la figura del “condottiero” dello “stratega” del “politico” dell'”amministratore” del “legislatore” risaltassero e fossero ben percepiti sia pura a distanza di due secoli. “je vins vous conduire e l’epopea cominciò e fu come un cantico dell’Iliade ed in questo poema militare, il più bello, forse, che sia stato scritto dalla spada, il posto prominente fu per i Suoi Ufficiali e per i Suoi soldati ai quali andarono gloria e ricchezze mentre Suo fu il potere.
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