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Il prisma di cristallo
Romanzo di una adolescenza
Autori: Pomponio Rita
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 96
Anno edizione: 1999
ISBN: 9788874489206
EAN: 887448920X
UB. INT. : T438B V22d
Contenuto
N° 20 della collana “Le storie della Storia” fondata da Giuseppe Selvaggi e diretta da Silvio Traversa
Il romanzo “Il prisma di cristallo” narra il difficile rapporto tra un’adolescente, che vuole diventare una scrittrice, e la madre, che cerca di reprimerne le aspirazioni letterarie prigioniera com’è di un piccolo mondo paesano. È il racconto della realtà quotidiana che appare come una seduta psicoanalitica in cui i gesti della vita di tutti i giorni, da privati diventano pubblici, affinché il lettore vi si rispecchi e vi si ritrovi.
Rita Pomponio è nata a Roma nel 1956. Ha scritto un saggio di ricerche storico-archeologiche dal titolo: Torrenova felix, (VII sec. a.C. XX sec.) dedicato a una vasta area della Campagna Romana di cui ha pubblicato anche alcuni articoli. Collabora ai programmi di Rai Educational.
Ha ottenuto diversi premi letterari per la poesia in lingua e in dialetto romanesco.
Si scrivono ancora romanzi “puliti”. () Questa è la prima qualità dello scritto di Rita Pomponio. () Ma il prisma di cristallo contiene anche un segreto: il racconto della realtà quotidiana sotto forma di romanzo psicologico. () Nei movimenti dei protagonisti si scopre l’impossibilità di avere certezze nel giudicare il mondo che li circonda. I fatti non sono mai nella realtà come appaiono. I protagonisti del romanzo si muovono prigionieri di una fitta ragnatela di sentenze divulgate da comare Vincenza, la “voce del paese”, che simboleggia la società, spesso nemica. Si scopre infine che un evento è diverso se sottoposto al giudizio di più persone. Anche tra gli uomini si verifica ciò che accade alla luce quando attraversa un prisma di cristallo: essa si scompone in una iridescenza di colori che appaiono diversi a seconda del punto di vista.
Sulla “pulizia” del romanzo dì cui si parlava all’inizio, non si può non accennare a un evento che, pur essendo essenziale nelle vicende del libro, non è mai espresso apertamente. Il pudore, “letterario” impone alla scrittrice soltanto rapidi accenni al tragico stupro che una giovinetta subisce da un padre snaturato inducendola al suicidio.
Antonio Spinosa
Rita Pomponio scrive fin dalla prima giovinezza in prosa e in versi. Questo è il suo primo romanzo pubblicato, altri due sono ancora nel cassetto.
La sua produzione ha per oggetto i temi della memoria e dell’indagine psicologica, con un linguaggio piano e lineare.
È nata a Roma nel 1956. Vive nella borgata della Borghesiana su cui ha scritto un saggio di ricerche storico-archeologiche dal titolo: Torrenova felix che va dal VII secolo a.C. al XX secolo, e abbraccia una vasta area della Campagna Romana. Ha collaborato con un saggio alla miscellanea intitolata: Un topografo tra antichità e medioevo, studi in memoria di Jean Coste. Ha ottenuto diversi riconoscimenti al premio letterario Romeo Collalti. Dal 1992 collabora alla rivista culturale Lazio ieri e oggi con articoli riguardanti storia, archeologia e arte. Collabora ai programmi di Rai Educational.
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