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La suora e altri trasgressori

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 288

Anno edizione: 1999

ISBN: 9788874489602

EAN: 8874489609

UB. INT. : T410G V22g

Contenuto

N° 28 della collana “Le storie della Storia” fondata da Giuseppe Selvaggi e diretta da Silvio Traversa

Tra storia e invenzione, sempre sul filo della verità, questo libro riunisce tutte le doti di un narratore di storia di fama internazionale, qual è Antonio Spinosa. Il racconto di vicende e di uomini che hanno animato il concludersi del Secondo Millennio coinvolge le attuali generazioni di lettori e i giovani di domani. Sulla scena tanti volti famosi.

Antonio Spinosa, 1923, narratore di storia, appartiene alla generazione che ha vissuto le vicende mondiali dell’ultimo mezzo secolo. Le ha anche raccontate nella sua attività di giornalista in grandi testate: inviato del “Corriere della Sera” e del “Giornale”, direttore del “Roma” e della “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ha anche diretto l’Agenzia “Italia” e “Videosapere” della Rai. È nato a Ceprano l’antica Fregellae, cittadina del Frusinate testimone di vicende storiche, dai Normanni nel Sud a Gioacchino Murat. Quasi una predestinazione nella carriera dello scrittore, autore di ricostruzioni storiche, personaggi e regimi. L’elenco dei suoi libri, alcuni diventati popolari nella diffusione, è ricco, partendo da Roma antica (Cesare, Tiberio) e dall’epoca napoleonica (Paolina Bonaparte, Murat), poi fermandosi sull’età contemporanea: Starace. L’uomo che inventò lo stile fascista; I figli del Duce. Il destino di chiamarsi Mussolini; D’Annunzio. Il poeta armato; Mussolini. Il fascino di un dittatore; Vittorio Emanuele III. L’astuzia di un re; Hitler. Il figlio della Germania; Pio XII. L’ultimo papa; Salò. Una storia per immagini; Edda. Una tragedia italiana; Italiane. Il lato segreto del Risorgimento; L’Italia liberata. Con Ulisse ha rivisitato il mondo letterario dell’antichità. Nel 1996 con Augusto. Il grande baro e nel 1998 con La grande storia di Roma, è tornato alla storia antica. È altresì autore di ricerche storiche sulle persecuzioni razziali, di inchieste meridionalistiche (Il terzo mondo siamo noi; L’ultimo sud; ‘Ndrangheta, la mafia calabrese), di saggi politici (Diario di una inquietudine; Mussolini razzista riluttante) e di costume (L’abc dello snobismo; Come si vive in Italia) o inerenti le crisi spirituali dei nostri tempi (Dottor Schweitzer e dintorni). Vincitore dei Premi Estense, Saint-Vincent, Bancarella, Donna Città di Roma, al Premio Strega 1996 è tra i finalisti con “Piccoli sguardi”. Vive a Roma.

Il piacere di leggere è felicità che ognuno gusta a suo modo, gustandola come cosa propria in una sorta d’amore con l’autore, tramite il testo. Antonio Spinosa, tra gli scrittori contemporanei, è un grande e molto amato. Tanti sono i suoi lettori, di qualità in equilibrio fra realtà e fantasia. Spinosa scrittore di storia e di storie, tra tematiche e scrittura in limpida e comunicativa fusione, produce piacere e insieme utilità, per la parallela dose di conoscenze che si acquisiscono attraverso il divertimento della lettura. Questo eccezionale risultato in Spinosa è conseguenza di una vita che ha tradotto in pagine con risultato da maestro, opposte esperienze dello scrivere: dal giornalismo immediato, giorno per giorno, alla orchestrazione meditata eppure rapida della direzione di giornali e programmi televisivi, sino al libro compiuto, ed alla invenzione narrativa. Una tale vocazione, totale di comunicare con il lettore in questo, La Suora, opera composita eppure saldamente unitaria, arriva al massimo della possibilità di far godere del piacere di leggere. Questo perché vengono assommate tutte le esperienze dello scrittore. È come se in una bevanda al posto del sapore unico troviamo, a sorpresa, cento sapori. Tutti della stessa radice: la prosa di Antonio Spinosa. Un filtro di lettura.
Siamo dinanzi ad un libro, detto in termini critici, che ci presenta lo scrittore nella sua varietà condotta sempre sul filo della lealtà dello storico, e della fantasia che rende poetico tutto ciò che tocca. Questo libro, di Antonio Spinosa, a fine lettura, verrà messo nella biblioteca, di casa e della memoria, come un compagno che ci ha fatto godere, apprendendo.
Un’aggiunta: alla fine della lettura, ripensandoci, ci rendiamo conto che lo scrittore ha narrato, e documentato, il tempo generazionale che ci appartiene, dalla genesi della Seconda Guerra Mondiale alle attuali attese di tempi che ognuno spera nuovi. Questo risultato lo ottiene solo uno scrittore essenziale, leale, vero.
Giuseppe Selvaggi

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