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L’Eremo di Montevirginio e la tipologia del Santo Deserto

L'architettura dei Carmelitani Scalzi in età barocca

Autori: Sturm Saverio

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 208

Anno edizione: 2002

ISBN: 9788849203257

EAN: 884920325X

UB. INT. : T708D V03a V25e

Contenuto

Collana ROMA STORIA, CULTURA, IMMAGINE diretta da Marcello Fagiolo n.10

L’architettura del Santo Deserto esprime una delle tipologie eremitiche meglio definite nella sfera degli ordini contemplativi, riproposto dai Carmelitani Scalzi con spettacolari rielaborazioni in età barocca. I riferimenti sono quanto mai precisi: il “mito” delle origini, l’esplicita rilettura operata da Teresa di Gesù, l’insediamento del primo convento di Giovanni della Croce nel 1568 nella sconfinata meseta castigliana. La fondazione di Montevirginio scaturisce dal sodalizio di collaborazione tra i Carmelitani e la famiglia Orsini, emulazione del modello ispanico in un singolare contesto ambientale, permeato dagli influssi culturali della Roma barocca.
Come l’eremitismo di ogni tempo, il ‘Santo Deserto’ si caratterizza non tanto come chiusura o restringimento di spazi fisici e mentali, quanto per le sue proiezioni esterne, che rivisitano continuamente i linguaggi tradizionali per reinterpretare gli archetipi. La fuga mundi come allontanamento da “questo” mondo per approdare a un “altro” mondo: sognato, immaginato, descritto con ricchezza di contorni e di immagini. E il mondo sognato, riprodotto in ogni angolo dell’eremo, è lo stesso eremo, incarnazione del desiderio, fuga verso l’orizzonte illimitato.
dalle prefazioni di Marcello Fagiolo e Silvano Giordano

Saverio Sturm (Padova, 1965) si è laureato in architettura a Roma e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica presso l’Università degli Studi di Firenze. Studioso delle tipologie dei Carmelitani Scalzi in ambito italiano e spagnolo, è autore anche di vari saggi sullo sviluppo urbano e la storia dell’architettura a Roma in età moderna e contemporanea, sull’arte barocca e sull’architettura degli ordini religiosi della Controriforma. Collabora alla redazione di alcuni volumi regionali dell’Atlante del Barocco in Italia, e svolge attività di ricerca presso il Centro di Studi per la Cultura e l’Immagine di Roma.

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