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Storia di una vocazione

Tra cambiamenti e crisi della Chiesa e della società

Autori: Alagia Guido

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 144

Anno edizione: 2000

ISBN: 9788849200652

EAN: 884920065X

UB. INT. : T711E V22f

Contenuto

N° 36 della collana “Le storie della Storia” fondata da Giuseppe Selvaggi e diretta da Silvio Traversa

Dramma e gioia di servire Dio senza tradire l’amore totale dell’esistere si fondono nell’emozione e nella denuncia di questo diario. Una vita risolta in una realtà tutta umana e tutta spirito nel filone, qui rinnovato nell’attualità, della letteratura europea della religiosità, erede di un modernismo ormai accettato. Tra prose e pagine in poesia il racconto, oltre la tenerezza e il coraggio dei testi, riapre la secolare questione del celibato nella Chiesa cattolica.

Guido Alagia è docente di lettere nella nativa Lucania, in stato laicale, con due figli, sposato con dispensa del Pontefice. Fuori dal sacerdozio, non è però fuori dalla Chiesa. È stato attivo in movimenti di proposizioni e di iniziative, sin da giovanissimo. È alla sua prima opera letteraria maturata in anni di meditazione sulla esperienza di sacerdote, poi marito e padre.

Avvertiamo in questo libro un sentimento che nell’autore è simultaneamente misto e fuso in dolore e gioia. La gioia è di avere egli ascoltato le voci di totale umanità ed il dolore è di averle dovuto ascoltare, come una sorta di sacrificale dovere. Risulta chiaro che lo scrittore proviene da una prima vita, tutta vissuta, di impegno sacramentale dentro la Chiesa Cattolica. Risulta altrettanto chiaro che il passaggio ad una vita “diversa”, ma tale perchè imposta per necessità di obbedienza alle “regole”, è stata e continua ad essere vissuta con altrettanta ricerca di lealtà. Verso la impossibile verità esatta. Le due vite si incontrano, nella sostanza, in unità di amore. Il curatore di questa collana per il libro di Alagia ha cercato per la copertina una illustrazione angelica, anche con l’intenzione di offrire ai due figlioletti dello scrittore un omaggio di purezza per il loro papà e per le sue scelte. Il lettore potrà leggere in tale senso le prose e le poesie di Alagia, ma anche potrà trovare in se stesso la chiave per leggerle come canto all’esistere: che ha tante facce, tutte nella verità secondo un progetto che ci sovrasta. Ancora il lettore potrà, dissentendo magari, trovare nel libro un momento non di protesta ma di proposizione di un problema che è concreto: la libertà di servire una vocazione senza tradire la propria natura e, ciò che va notato seguendo il “racconto”, secondo le occasioni che, anche queste, sono nei disegni inarrestabili della vita.
Questa prima opera letteraria di Guido Alagia ha un evidente suo elevato valore di scrittura, originale, con la memoria dantesca della “Vita nova”. (Il riferimento è pertinente nei simboli e per l’innesto tra versi e prosa). Aspetto aggiuntivo è la funzione anche saggistica, ponendo all’imminente avvio del Tremila dopo la nascita di Cristo, anch’essa partecipe dell’umano, una questione resa più presente sull’intera Terra di fatto unita per lo scontro-incontro delle religiosità: il servire l’unità della Legge, entro la stessa comunità, con la libertà delle scelte, che rimangono umane. Ancora, finchè l’uomo è ciò che siamo.
Giuseppe Selvaggi

Guido Alagia è nato a Lauria, in Lucania, il 24 febbraio del 1946. Entrato in Seminario all’età di 14 anni, è stato ordinato sacerdote l’8 agosto del 1970, dopo aver terminato gli studi teologici presso la Pontificia Facoltà di Teologia “S. Luigi” di Posillipo a Napoli. Ha vissuto la sua fede e la sua vocazione come assidua ricerca di verità in un periodo di crisi e di grandi cambiamenti che hanno riguardato la Chiesa e la società. Erano gli anni della contestazione giovanile, ma anche del Concilio Vaticano II. Il referendum sul divorzio del 1974 segna una svolta nella sua vita. Essendosi schierato per il No all’abrogazione della legge Fortuna, è costretto a lasciare la parrocchia “S. Egidio” di Latronico. Inizia così a vivere ai margini dell’istituzione trovando un riferimento ideale per le sue aspirazioni nelle “Comunità di base” e nel movimento “Cristiani per il socialismo”.
Conclude i suoi studi universitari laureandosi in Filosofia il 23 giugno del 1986. Il 12 settembre 1987 si sposa con rito civile.
Il 5 gennaio del 1998, dopo aver ottenuto dal Papa la riduzione allo stato laicale, regola la sua posizione con la celebrazione del matrimonio religioso. Questa è la sua prima pubblicazione. Attualmente insegna Italiano e Storia presso l’I.P.S.S.A.R. di Praia a Mare sul Tirreno calabrese.

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