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Con la fanciulla di Anzio

Racconti fra amori e verità

Formato: 17 X 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 80

Anno edizione:

ISBN: 9788849202328

EAN: 8849202326

UB. INT. : T425D V21d

Contenuto

N° 54 della collana “Le storie della Storia” fondata da Giuseppe Selvaggi e diretta da Silvio Traversa

Domenico Giuliana è un autore di cui non tardano a profilarsi somiglianze e contrasti tematici e contenutistici. Così, per le prime, l’affetto fra il marinaio inglese e il ragazzo marsalese, padre e figlia durante il soggiorno aretino, dei due amici nel racconto ambientato a Segesta, fra lo zio e la giovane fidanzata del nipote nel racconto romano che dà il titolo al libro. Invece, per i contrasti, ecco il drammatico racconto dell’archivista che muore non volendosi adeguare allo sviluppo tecnologico moderno, nonché quello del giovane impiegato sequestrato in una imprecisata cittadina marina, spersonalizzato, addestrato alle lotte e al tiro con la pistola per l’esecuzione di un prossimo omicidio. Quest’ultimo racconto culmina con la fulminea strage dei sequestratori – punizione giusta, non acre vendetta, né d’altra parte vi era altra possibile soluzione -, in un clima di sublime tragicità. L’autore in due racconti va contro il gossip o pettegolezzo e si dichiara a favore di una sana conversazione critica. Ha molto viaggiato in Europa e parlato diverse lingue. Nel libro ve ne è l’eco. È convinto animalista e cioè ama molto gli animali, come il suo grande amico Bonaventura Tecchi un vertice della nostra narraticva del Novecento. Nel libro ve ne sono. Talvolta è poetico, talaltra drammatico sino alla tragedia, talaltra ancora comico. Lo ha detto un nuovo suo amico scrittore, Ferruccio Ulivi. È senz’altro vero per il racconto sulla terza età.

I personaggi fortemente psicologici risultano coinvolti in problematiche di domani. I paesaggi e le località minuziosamente descritti fanno da cornice fra realtà e fantasia agli eventi narrati, con attualissima esaltazione della bellezza.
Nelle generazioni che hanno portato il Novecento al nuovo Secolo, Domenico Giuliana è fra gli scrittori vigilanti sulle mutazioni umane e sociali: come in questi racconti a cui fa da orizzonte l’origine mitico-siciliana del narratore.

Domenico Giuliana è nato a Caltanissetta e risiede a Roma. Già collaboratore via via di otto quotidiani compreso “LOsservatore romano”, con oltre cinquecento articoli, collabora alle riviste romane “Cultura & Libri” e “Idea”. Dall’editore Trevi sono state pubblicate due raccolte di racconti, ” La chiara coscienza” e “Un altro caos”. È incluso fra i centoventi scrittori della “Tabula gratulatoria” in onore del compianto amico Bonaventura Tecchi. Figura fra i recensori del compianto amico Giorgio Saviane nelle edizioni BUR. È fra i saggisti dell’intera opera poetica del compianto amico Giorgio Caproni, edizioni “Meridiani” di Mondadori. Gli sono state pubblicate quattro raccolte dì poesie,da Bino Rebellato tre e una da Forum / V generazione. È incluso in antologie e repertori. Premio Campidoglio 1991, Fondazione Panzironi. Figura in antologie poetiche e in repertori di scrittori. Ha curato una diecina di “Incontri con gli scrittori”. Da anni approfondisce tematiche filosofiche, in particolare estetiche. Ha curato la raccolta di poesie “Nel nome del Signore” del compianto amico arcivescovo di Agrigento S.E. Giuseppe Petralia. Ha insegnato “Storia delle idee” nella romana Accademia Tiberina per un quadriennio, sino alla chiusura per morte del direttore cofondatore Igor Istomin. Fa conferenze presso il C.I.A.S.

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