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E.E. Viollet-le-Duc: innovazione e tradizione in architettura
Linguaggio formale e coincidenza tra forma e struttura nella concezione di volte poliedriche
Autori: Campa Maria Rita
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 400
Anno edizione: 2015
ISBN: 9788849231427
EAN: 8849231423
UB. INT. : T318B V02i C05
Contenuto
Collana ARCHINAUTI diretta da Claudio D’Amato / ARCHINAUTI series edited by Claudio D’Amato n.67
[Dalla presentazione di Claudio D’Amato] “Lo scopo principale della ricerca è stato quello di ‘estrarre’ un metodo del ben costruire dalle lezioni impartite da E.E. Viollet-le-Duc che, opportunamente aggiornate e discusse, possono rappresentare una risorsa per la progettazione contemporanea in area mediterranea. Ciò che rende degno di grande attenzione il lavoro compiuto da Maria Rita Campa è il suo tentativo – pienamente riuscito – di coniugare la riflessione teorica con la dimostrazione applicata: dove la seconda ha sempre costituito la verifica della prima. Non, dunque, un lavoro di ricognizione storica sull’operato di un architetto, Viollet-le-Duc, così ampiamente indagato, bensì un’inedita analisi progettuale, efficacemente condotta secondo i metodi – e i mezzi – di un ‘tecnico’ dell’architettura.” [Dal giudizio finale del prof. Franco Laner sulla tesi di Dottorato di Maria Rita Campa – luglio 2008] “Nella tesi, ma anche nella presentazione/esposizione degli scritti ed elaborati di Viollet-le-Duc proposti nel notevole lavoro della Campa, ho colto una rara capacità di analisi dei processi euristici e di sviluppo logico e conseguenziale di elementari figure di base, come il triangolo (nel piano) e il tetraedro (nello spazio), che risultano dall’analisi dei progetti di Viollet. […] Il notevole contributo del neo dottore di ricerca è per me da ascriversi all’invito ad un modello metodologico, che si caratterizza nella decostruzione della meraviglia cui approda Viollet. Tale modello è condotto con strumenti storici (a partire da Villard de Honnecourt, De L’Orme, con la contaminazione di Leonardo da Vinci…), culturali, ma anche prettamente analitico-concettuali. L’analisi dunque troverà senz’altro utilizzo per la migliore comprensione dell’opera di Viollet, ma è anche uno strumento metodologico, per un proprio, autonomo, percorso progettuale.” [Dal giudizio finale del prof. Luciano Re sulla tesi di Dottorato di Maria Rita Campa – luglio 2008] Di là da una troppo diffusa riduzione di Viollet-le Duc agli aspetti della sua opera di restauratore e conoscitore dell’architettura storica, talvolta resi logori dalla loro riproposizione negli epigoni, Maria Rita Campa ha giustamente posto l’accento sulla valenza critica e il tema della progettualità, nella contestualità della nuova realtà della costruzione metallica come sinergica alla tradizione tipologico-materica della pietra e del mattone: una prospettiva la cui attualità è testimoniata anche da importanti realizzazioni recenti e che –ritengo- sia un corretto filtro per l’interpretazione di Viollet-le-Duc restauratore. […] Lo strumento informatico ha consentito alla Candidata un’analisi precisa e dettagliata, della costruzione razionale delle volte a crociera alle proposte di Viollet-le-Duc circa i nuovi tipi strutturali e spaziali fondati sulle nuove tecnologie delle volte poliedriche miste di grande luce. La puntualità delle conclusioni della ricerca, la sua potenzialità propositiva, d’applicazione scientifica e didattica, pertinenti agli obiettivi del Dottorato, ne meritano un pieno apprezzamento e consenso.Maria Rita Campa, Galatina (Lecce) 1979. Laureata in Architettura nel Politecnico di Bari nel 2005, Dottore di Ricerca in “Progettazione Architettonica per i Paesi del Mediterraneo” (XX ciclo) dal 2008. Ha pubblicato con la stessa collana: Philibert De l’Orme, Nouvelles inventions pour bien bastir et à petits fraiz, Edizione critica e traduzione integrale, PolibaPress, Bari, 2009
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