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Libra

Romanzo al di quà delle stelle

Autori: Acri Mimmo

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 144

Anno edizione: 2000

ISBN: 9788849200225

EAN: 8849200226

UB. INT. : T806D V21i

Contenuto

N° 32 della collana “Le storie della Storia” fondata da Giuseppe Selvaggi e diretta da Silvio Traversa

Superato senza danni il millennium bug, si annuncia un’altra catastrofe: un tarlo minaccia di attaccare tutta la carta stampata, frutta e ortaggi
di stagione spariscono dai mercati e incendi dolosi devastano i musei. La memoria storica dell’umanità rischia di andare perduta e bisogna affidarne la conservazione al computer, alla Rete. C’è chi sembra in grado di provvedere a tutto questo, celato sotto la sigla LIBRA, che fa pensare a qualcuno che viene dalle stelle per occuparsi dei problemi dell’umanità: ma non sempre è bene alzare gli occhi al cielo.

Mimmo Acri, è alla sua opera prima come narratore. Ingegnere ­ nato a Villa San Giovanni sullo Stretto, a vent’anni al Nord, quindi a Roma
con famiglia e lavoro di esperto tecnico-commerciale ­ affronta il pubblico nella pienezza della maturità. Interessi attivi, come la musica classica,
il video-cinema amatoriale, la Scuola fino alla vita di quartiere, offrono allo scrittore la possibilità di analisi umane che si trasferiscono
nei suoi personaggi. Ed è già pronta una raccolta di racconti, anch’essa sospesa tra Cielo e Terra, in atmosfera da inizio millennio.

Dal testo:
“Ci pensate, fosse successo solo pochi anni fa, sarebbe stata una tragedia di proporzioni incalcolabili; tutto il patrimonio letterario, scientifico dell’umanità perso o, al massimo, congelato per un tempo imprevedibile.”
“È una fortuna che oggi disponiamo della Rete e della televisione, per le notizie.”
“Ma così” ­ esclamò, parlando da sola a voce alta ­ “la memoria storica dell’umanità resta affidata soltanto alla carta stampata, che dicono destinata a scomparire!”
Si pentì di aver detto una cosa del genere, ma quella frase continuava a rimbombarle dentro le orecchie. Voleva scacciare via un pensiero che cercava di farsi strada nella sua mente.

LIBRA: un romanzo che dalla quotidianità della vita, tra lavoro e ricerca del piccolo ma vitale benessere, fa esplodere nei protagonisti un dubbio su un attentato in atto contro l’intera Terra. Il dubbio porta all’ipotesi di una Nuova Resistenza, necessaria per salvarci. Contro la possibile catastrofe insorgono le difese dello spirito. Tutto narrato su piani che ribaltano il passato nel futuro e viceversa, con un procedimento narrativo moderno e avvincente nei risultati.

Mimmo Acri, nasce a Villa San Giovanni, in Calabria, nel 1941, sotto il segno del Cancro. A venti anni si trasferisce al Nord per completare gli studi di Ingegneria e lì comincia a lavorare, in proprio all’inizio e poi presso aziende multinazionali del settore elettrico, con frequenti spostamenti in Italia e all’estero. Dal 1972 risiede a Roma con la moglie e il figlio, dove svolge tuttora la sua attività di Dirigente industriale. Negli anni ’70 e ’80 si è impegnato civilmente nei Comitati di Quartiere e negli organi collegiali della Scuola, come genitore. Incallito video-cineasta a livello amatoriale, ha sempre coltivato la passione per la letteratura e per la musica classica, promuovendo anche attività concertistiche. La vocazione di scrittore è rimasta, più che latente, rinviata. Con questo suo romanzo realizza la decisione di presentarsi al pubblico dei lettori. Come in ogni scrittore, nella narrativa di Mimmo Acri c’è un sottofondo di memoria autobiografica. Nel suo caso, insieme alla natia Calabria dello Stretto, ed agli affetti di famiglia, nella memoria c’è anche la “vita lavorativa” di uomo di marketing. A questa “opera prima” seguirà una raccolta di racconti.

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