45,00 

Potrebbero interessarti anche

Acquista anche su

Spazio, forma e struttura nelle architetture di Guarino Guarini

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 264

Anno edizione: 2014

ISBN: 9788849228069

EAN: 8849228066

UB. INT. : T716H V06b

Contenuto

Collana ARCHINAUTI diretta da Claudio D’Amato / ARCHINAUTI series edited by Claudio D’Amato n.63

Guarino Guarini, attraverso la sua opera dal carattere innovativo ed originale, ha svolto il ruolo di tramite tra le culture architettoniche francese e italiana. Raffinato conoscitore dei trattati di stereotomia francesi, è il primo ad introdurre in Italia le tematiche connesse al taglio della pietra. Il suo approccio alla materia, innovativo anche rispetto ai modelli elaborati al di là delle Alpi, impiega la stereotomia quale strumento di prefigurazione della conformazione spaziale degli elementi architettonici e risoluzione progettuale dei punti di contatto-conflitto che vengono a generarsi tra le parti costituenti l’organismo architettonico, anche non stereotomico nel suo complesso. Fondamentale il ruolo della geometria descrittiva: strettamente connessa alla stereotomia, ha consentito al Guarini il passaggio dalle forme elementari di sei solidi base, matrici formali dei suoi sistemi voltati, alle conformazioni complesse di questi ultimi. Lo studio si è posto come obbiettivo la verifica di questo passaggio dal semplice al complesso attraverso la scomposizione dei sistemi voltati e l’individuazione delle loro componenti geometriche elementari. Ancora, si sono rintracciati i principi compositivi sottesi alla genesi dello spazio guariniano. Sono stati individuati tracciati ed operazioni ricorrenti, adottati sia per risolvere le intersezioni tra le parti, sia per ottenere l’organismo nella sua globalità, attraverso la sommatoria lineare o centrica dei medesimi spazi elementari. In ultimo si è analizzato uno degli aspetti più controversi dell’architettura guariniana, ossia il conflitto tra forma e struttura, tra aspetto sensibile e realtà fisica dell’edificio, tra la statica reale e la sua rappresentazione formale nel linguaggio classico dell’architettura.
In Guarini tale conflitto è ricercato e volutamente reso intellegibile attraverso accorgimenti formali e calibrate corrispondenze, che prefigurano i successivi sviluppi dell’architettura e costituiscono uno degli aspetti più attuali della figura del padre teatino.

Graziella Fittipaldi, (Policoro, 1977) laureata in architettura presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Nel 2011 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Progettazione Architettonica per i Paesi del Mediterraneo, discutendo una tesi sulle architetture di Guarino Guarini. Svolge attività didattica presso il Dipartimento Dicar del Politecnico di Bari, come professore a contratto di Disegno Elettronico per la Progettazione.
È autrice di contributi scientifici pubblicati in atti di congressi internazionali.
Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione architettonica, ottenendo riconoscimenti e premi.

Parole chiave

Condividi su