Roma, il piano e i piani

Collana “Città, Territorio, Piano” diretta da Giuseppe Imbesi n.27

Nell’ultimo decennio l’istituzione di procedure atte a favorire un più spedito e proficuo rapporto pubblico e privato, ha interessato anche il quadro della strumentazione urbanistica vigente, favorendone il successo nel senso di una maggiore flessibilità e idoneità a promuovere organicamente le trasformazioni nella città. La 167, intesa come strumento legislativo e progettuale, stenta ad assumere tali caratteri e denuncia sempre più i limiti e la rigidità propri della fase storica in cui essa è stata concepita. In ragione di ciò, il presente volume, raccogliendo i contributi di alcuni fra i più autorevoli soggetti coinvolti, sotto il profilo culturale e/o imprenditoriale, si propone di verificare, in generale, se e quanto detto strumento sia ancora efficace e compatibile con l’attuale situazione del mercato abitativo e, più in particolare, se sia ancora idonea la procedura espropriativa ad esso connessa. Il volume intende offrire l’occasione per ricostruire il grado di attuazione del Peep e fare il punto sullo stato dell’arte relativo al comparto dell’edilizia residenziale pubblica. Esso intende, altresì, favorire ragionamenti sulla possibilità che il Peep utilizzi pienamente le potenzialità di sinergia fra operatori e amministratori e diventi strumento ordinatore e promotore di nuove centralità al servizio della città nel suo complesso.

Antonio Albano, architetto urbanista, professore associato della Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove è responsabile del Laboratorio di Urbanistica. Saggi di: Antonio Albano, Giulio Bencini, Paolo Buzzetti, Francesco Karrer, Maurizio Marcelloni, Gianluigi Nigro, Federico Oliva, Elio Piroddi, Manuela Ricci, Giuseppe Sparvoli, Michele Talia