Roma 9 febbraio 2012 ore 18 Musei Capitolini Inaugurazione della mostra e presentazione del catalogo Gangemi Editore
Roma 9 febbraio 2012 ore 18 Musei Capitolini Inaugurazione della mostra e presentazione del catalogo Gangemi Editore
Giovedì 9 febbraio 2012 alle ore 18 ai Musei Capitolini – Roma, verrà inaugurata la mostra “Feste, danze e furori: dal corteo dionisiaco al Carnevale. Recuperi archeologici della Guardia di Finanza” il cui catalogo, a cura di massimo Rossi Ruben e Fabrizio Ludovico Porcaroli, è pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.
C’è una sottile linea rossa che collega il Carnevale al corteo festante di Dioniso (certamente la divinità più complessa del Pantheon greco), passando per i Saturnali romani. Benché si tratti, dunque, di una festa la cui ricorrenza viene celebrata sostanzialmente nei soli paesi a prevalente tradizione cristiana (ed in particolar modo in quelli di rito cattolico), i caratteri e l’animus del Carnevale traggono origine da festività più antiche, come per esempio le Dionisiache greche o – nel mondo romano – dai riti di carattere religioso e dalle danze in onore del dio Saturno. In occasione della IV edizione del Carnevale romano verrà esposto – per la prima volta in pubblico – un corpus di opere vascolari e manufatti d’interesse archeologico recuperati dalla Guardia di Finanza nel corso di operazioni svolte a tutela del patrimonio culturale, accomunati dal tema del rito dionisiaco, quale prodromo del moderno Carnevale: un’occasione per godere di capolavori del passato fin ad ora sconosciuti e che presto confluiranno nel sistema museale nazionale, definitivamente restituiti alla pubblica fruizione.
Dioniso o Bacco, le menadi, i satiri, le amazzoni sono i protagonisti di un percorso espositivo che, attraverso circa 20 reperti archeologici tra frammenti di affreschi, kylix, anfore e, più in generale vasi, tutti risalenti al periodo tra VI secolo a.C. e il I secolo d.C., racconta vicende centrali della cultura antica legata alle feste. Si tratta di una mostra interamente realizzata con opere recuperate attraverso la lunga e laboriosa attività investigativa del Gruppo Tutela del Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza che agisce per la protezione del patrimonio artistico nazionale ed in particolare per la vigilanza delle aree archeologiche oggetto di scavi clandestini e nella repressione dei relativi traffici. La cura dell’esposizione è del Maggiore Massimo Rossi, Comandate del Gruppo Tutela del Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza, con Fabrizio Porcaroli.
La mostra aprirà al pubblico venerdì 10 febbraio 2012.
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