PREMIO LETTERARIO NAZIONALE SCRIVIAMO INSIEME Sabato 18 maggio, cerimonia di Proclamazione dei Vincitori, La nostra Africa, edito per i tipi della Gangemi Editore

PREMIO LETTERARIO NAZIONALE SCRIVIAMO INSIEME Sabato 18 maggio, cerimonia di Proclamazione dei Vincitori, La nostra Africa, edito per i tipi della Gangemi Editore

Sabato 18 maggio, alle ore 17.00, presso il Teatro Aurelio in Roma, Largo San Pio V 4, si svolgerà la cerimonia di proclamazione dei vincitori della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme”, all’interno della quale il libro &quotLa nostra Africa. Cronache di viaggio di un medico euroafricano” di Michelangelo Bartolo, edito per i tipi della Gangemi Editore, riceverà una Segnalazione Speciale della Giuria con Menzione di Merito.

Non è solo un libro da leggere: è anche un libro da vivere. È la storia di un medico che ha scelto di essere anche un missionario in Africa. Questa è la sua prima testimonianza scritta con passione, vivacità, humour. Aspettiamo la seconda. [Roberto Gervaso]

all’interno note di Roberto Gervaso, Max Gazzè, Enrico Varriale, Mario Marazziti, Lorella Cuccarini, Walter Veltroni, Paola Saluzzi, Giobbe Covatta, Riccardo Cristiano

Non è il solito romanzo sul duro lavoro di un medico in missione ma qualcosa di più. È un racconto scritto in prima persona che ripercorre i passi compiuti da uno dei protagonisti che ha realizzato con tenacia e perseveranza uno dei più importanti programmi di cura per combattere l’Aids in Africa. L’originalità di questo angiologo romano è nel raccontare un’Africa concreta, reale, con il suo fascino e la sua miseria, usando uno stile leggero e sempre con una vena ironica che rende la lettura estremamente piacevole, scorrevole, divertente, mai banale. È un diario di viaggio che inizia in Mozambico, attraversa la Tanzania e termina in Africania, paese simbolico e concreto insieme, specchio di un’Africa dalle tante contraddizioni. Con l’autore siamo condotti dalle grandi capitali africane a villaggi lontani, tutt’oggi sconosciuti perfino a “Google Earth” che divengono per noi luoghi straordinariamente familiari. Il libro di Bartolo è l’emblema di quello che può fare una persona normale quando è animato da un disegno umanitario. Un uomo pigro, capace di mangiare solo frutta perché non ha voglia di mettersi a cucinare ma che allo stesso tempo, insieme ad un pugno di suoi amici, ridona un futuro a migliaia di persone. L’autore, riga dopo riga, accumula fallimenti, dinieghi, dietrofront e talvolta rimane – e noi suoi lettori con lui – intrappolato in una tela vertiginosa di pastoie burocratiche. Eppure, proprio imparando a superare le “inutilità” di alcune richieste della burocrazia locale, si renderà sempre più utile e i risultati saranno sorprendenti: migliaia di uomini, donne, bambini che risorgono alla vita e che testimoniano che l’Aids non è più una condanna. L’esperienza di Michelangelo Bartolo interroga, appassiona, diverte, affascina ed arriva dritta fino al nostro cuore e alle nostre coscienze.

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