PAOLO PORTOGHESI. LA TRADIZIONE COME AVVENIRE Presentazione del volume e inaugurazione mostra a Roma, lunedì 10 giugno, ore 18.00, Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore

PAOLO PORTOGHESI. LA TRADIZIONE COME AVVENIRE Presentazione del volume e inaugurazione mostra a Roma, lunedì 10 giugno, ore 18.00, Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore

Lunedì 10 giugno, ore 18.00, presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore di Roma, Via Giulia 142, verrà inaugurata la mostra e presentato il volume Paolo Portoghesi. La tradizione come avvenire, di Petra Bernitsa, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.

La mostra, inaugurata il 10 giugno assieme alla presentazione del volume, terminerà mercoledì 19 giugno 2013.

Paolo Portoghesi, pensando al senso della responsabilità, senza cui nessuna cultura può durare, cita le parole del padre della architettura moderna William Morris: “ciascuno di noi è impegnato a sorvegliare e custodire il giusto ordinamento del paesaggio terrestre per evitare di tramandare ai nostri figli un tesoro minore di quello lasciatoci dai nostri padri”. La teoria di Vitruvio sulla nascita dell’architettura e insieme della società, come conseguenza della scoperta del piacere di stare insieme agli altri intorno al tepore del fuoco, la teoria di Ilya Prigogine sulla Nuova Alleanza, quella di James Lovelock sull’Ipotesi Gaia, la Terra intesa come organismo vivente, quella di Gregory Bateson sulle strutture che connettono, sull’ecologia della mente e sul sacro e la relazione, di Martin Heidegger sul Costruire, Abitare, Pensare e quella di Hans Jonas sulla responsabilità parentale, si riassumono nella gentilezza e nella cura del bello dell’opera di Paolo Portoghesi che rifiuta il frammentarismo, l’autoreferenzialità, la violenza del segno e l’innovazione fine a se stessa, al fine di riallacciare un rapporto creativo con la vita dei luoghi, interpretando i bisogni e desideri di una società dinamica, in continua trasformazione, ma pur sempre composta di uomini che non vogliono rinunciare alla loro umanità. La memoria della linea curva, che è la linea della vita, Paolo Portoghesi la affida alla potenza metamorfica dell’iniziale, cosí come la intende Martin Heidegger, quale antidoto al degrado del paesaggio nell’era della modernità liquida. Il Giardino Sonoro di Calcata, la Grande Moschea di Strasburgo, la Città della Speranza a Padova, il Nuovo Cimitero di Cesena e, a Roma, la Nuova Piazza di San Silvestro e il Quartiere Rinascimento I, sono le opere recenti che ci emozionano, perché suscitano in noi un’ammirazione contaminata da qualcosa di familiare che proviene dalla grande tradizione che viene verso di noi come avvenire, come innovazione.

Intervengono:

Claudio D’Amato, Professore Ordinario di Progettazione Architettonica, Politecnico di Bari
Antonio De Rose, Musicista e Compositore, Docente di Chitarra, Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma
Giacomo Marramao, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica e Filosofia Politica, Università di Roma Tre, Direttore della Fondazione Basso
Mario Pisani, Docente di Storia del Giardino e del Paesaggio, II Università degli Studi di Napoli
Paolo Portoghesi, Professore Emerito di Geoarchitettura, “Sapienza” Università di Roma, Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma

sarà presente l’autrice.

Intermezzo musicale dei chitarristi Antonio De Rose e Luca Raponi con brani di Johann Sebastian Bach, ore 19.00.

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