Venezia, Palazzo Ducale, lunedì 26 marzo 2018, ore 16.00-18.00, presentazione del volume LE «FORME» DELLA CONSERVAZIONE. Gangemi editore

Venezia, Palazzo Ducale, lunedì 26 marzo 2018, ore 16.00-18.00, presentazione del volume LE «FORME» DELLA CONSERVAZIONE. Gangemi editore

Lunedì 26 marzo 2018, ore 16.00-18.00, presso la sala del Piovego del Palazzo Ducale di Venezia, piazza San Marco 1 – ingresso Porta della Carta, presentazione del volume Le «forme» della conservazione. Intenzioni e prassi dell’architettura contemporanea per il restauro, di Sara Di Resta, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

Nel decennio che segna il passaggio tra XX e XXI secolo, l’attenzione ai temi della progettazione di elementi nuovi destinati alla conservazione e al riuso degli edifici del passato è andata amplificandosi nella critica e nei programmi didattici destinati alla formazione dell’architetto. Il volume propone un’analisi dedicata ad esperienze condotte in territorio italiano che hanno goduto di grande fortuna critica, tracciando un dialogo a più voci fatto di parole, disegni ed immagini, con l’obiettivo di fornire un contributo utile nel delineare intenzioni e prassi dell’intervento contemporaneo per il costruito. Il progetto di restauro costituisce un progetto unitario d’architettura i cui temi salienti vengono articolati, nella trattazione, secondo un’esposizione tripartita: il progetto, l’architettura come realtà costruita, la divulgazione dei contenuti dell’intervento. Ad emergere è una significativa eterogeneità negli orientamenti di metodo e nelle modalità d’espressione del progetto: da atto che si concretizza con una dichiarata presa di distanza dall’antico, a nuova fase del processo di sedimentazione in continuità con la materia e con le forme del tempo. Ciononostante, la capacità di governare il dettaglio esprime, in ciascun ambito, la possibilità di conservare il manufatto anche attraverso una chiara definizione dell’interfaccia compresa tra nuovo e antico. L’autonomia espressiva dell’architettura contemporanea dedicata alle preesistenze storiche sembra risiedere, infatti, proprio nelle relazioni e nei rapporti sintattici instaurati, a diverse scale, attraverso i contributi che incidono e si interpolano con il destino delle testimonianze materiali del passato.

saluti istituzionali
Antonella Cecchi, Direttore Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione, Università IUAV di Venezia

introduce
Emanuela Carpani, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna

intervengono
Caterina Bon Valsassina, Direttore Generale MiBACT
Claudio Varagnoli, Professore Ordinario di Restauro Architettonico, Università Chieti-Pescara e direttore della collana Antico/Futuro
Vincenzo Latina, Professore Associato di Composizione Architettonica, Università di Catania

sarà presente l’autrice

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