Sorgente di Vita, RAI 2, domenica 19 Luglio 2020, ore 8.45, presentazione del libro LE FOSSE ARDEATINE: DODICI STORIE Gangemi editore

Sorgente di Vita, RAI 2, domenica 19 Luglio 2020, ore 8.45, presentazione del libro LE FOSSE ARDEATINE: DODICI STORIE Gangemi editore

Domenica 19 luglio 2020, alle ore 8.45 (in replica martedì 21 luglio alle ore 2.00 e domenica 26 luglio ale ore 1.55), all’interno della trasmissione SORGENTE DI VITA su Rai2, presentazione del libro Le Fosse Ardeatine: dodici storie. Le schede biografiche di Odoardo Della Torre, Angelo Di Castro, Cesare Di Consiglio, Franco Di Consiglio, Marco Di Consiglio, Mosè Di Consiglio, Salomone Di Consiglio, Santoro Di Consiglio, Giorgio Fano, Sabato Amadio Fatucci, Emanuele Moscati, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

Una vita per la musica La volontà di scrivere le biografie degli assassinati il 24 marzo 1944 nacque durante il workshop dal titolo L’eccidio delle Fosse Ardeatine. Riflessioni, spunti di ricerca e documentazione inedita a settant’anni di distanza, tenutosi il 25 marzo 2014 presso l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma. Ai lavori partecipò un nutrito gruppo di esperti, responsabili di settore e studiosi che hanno ispirato una serie di riflessioni e fornito spunti di ricerca dai quali è nata, tra l’altro, la collaborazione tra il DiBAC e l’ANFIM, dalla quale scaturiscono queste prime 12 biografie. L’intero progetto prevede di completare le schede biografiche di tutte le 335 persone uccise con la collaborazione di ricercatori e istituti in grado di fornire il contributo necessario a un’impresa affrontabile in modo adeguato solo con un’ampia partecipazione. Uno scopo, tra gli altri, è quello di dare la dovuta rilevanza anche alle vittime meno note e meno ricordate. Le persone del gruppo dei prigionieri trucidati nelle cave appartenevano ai più disparati ceti sociali e riflettevano diversi spaccati culturali e politici della società dell’epoca. L’idea è di ridare, almeno in piccola parte, riconoscimento alla loro memoria e di ricostruire non solo la vita delle singole persone ma d’interi nuclei familiari rappresentativi di diverse collettività e di classi di età diverse. A quest’ultimo proposito non si può dimenticare la prematura morte di adolescenti e giovani brutalmente seppelliti nelle cave.

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