Aquileia, Palazzo Meizlik, sabato 10 marzo 2018, apertura al pubblico della mostra TESORI E IMPERATORI. LO SPLENDORE DELLA SERBIA ROMANA, Catalogo Gangemi editore
Aquileia, Palazzo Meizlik, sabato 10 marzo 2018, apertura al pubblico della mostra TESORI E IMPERATORI. LO SPLENDORE DELLA SERBIA ROMANA, Catalogo Gangemi editore
Sabato 10 marzo 2018, presso il Palazzo Meizlik di Aquileia (Ud), via Poppone 7, apertura al pubblico della mostra Tesori e Imperatori. Lo Splendore della Serbia Romana. Catalogo Gangemi editore.
Mostra aperta fino al 3 giugno 2018
da lunedì al venerdì: 9.00-18.00
sabato e domenica: 9.00-19.00
La Mostra dal titolo “Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana” è promossa dalla Fondazione Aquileia e dal Museo Nazionale di Serbia e organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del FVG, il Polo Museale del FVG, in collaborazione con il Comune di Aquileia e l’Associazione Nazionale per Aquileia.
Il territorio attuale della Serbia era parte integrante dell’Impero romano e si collocava a ridosso del corso del Danubio, via d’acqua lungo la quale transitavano merci, soldati, culture, influssi religiosi e che proprio alle estreme propaggini orientali della Serbia s’incuneava nello splendido scenario delle Porte di Ferro. Il Danubio rappresentò per tutta l’antichità una linea di frontiera con le popolazioni barbariche di fondamentale importanza, anzi, costituiva il confine per antonomasia: il limes. Un confine che tuttavia era permeabile agli scambi e alle influenze che provenivano dai territori situati al di là del fiume: prime fra tutte quelle portate dai Daci, stanziati nell’attuale Romania, contro cui Traiano combatté due sanguinose guerre, avvalendosi delle straordinarie capacità ingegneristiche dell’architetto Apollodoro di Damasco, il costruttore dell’immenso complesso del foro di Traiano a Roma, per superare il Danubio con un arditissimo ponte.
Il territorio dell’attuale Serbia conobbe uno sviluppo eccezionale nel III e IV secolo, grazie anche ai favori dei numerosi imperatori (addirittura 17 o 18!) che vi nacquero, da Ostiliano a Costanzo III, passando attraverso Costantino il Grande, nativo di Naissus (Niš). Un territorio che vide sorgere grandiose ville imperiali, come quella di Felix Romuliana-Gamzigrad, o nuovi lussuosi quartieri urbani costruiti su iniziativa dei regnanti, che nel caso di Sirmium-Sremska Mitrovica potevano includere addirittura la presenza di un circo.
La mostra, allestita a Palazzo Meizlik ad Aquileia, intende dare conto, dunque, di questa ricchezza, degli esiti monumentali che il fervore edilizio ed artistico garantì nel tardo impero, dell’ideologia imperiale che connota numerosi centri e ville, del lento sopravvento preso dalle popolazioni barbariche in concomitanza con la diffusione del Cristianesimo, mantenendo un occhio di riguardo ai rapporti con Aquileia, che soprattutto nel tardo Impero con i centri danubiani era fortemente legata.
Il nucleo della mostra è costituito da pezzi eccezionali, provenienti dal Museo Nazionale di Belgrado e da altri Musei serbi (Museo della Città di Belgrado; Museo della Vojvodina, Novi Sad; Museo Nazionale di Požarevac, Museo di Sremska Mitrovica, Museo Nazionale di Niš, Museo di Krajna, Negotin; Museo Nazionale di Zajecar), che vengono eccezionalmente riuniti ed esposti ad Aquileia in occasione della temporanea chiusura del prestigioso Museo Nazionale di Serbia a Belgrado.
Il tesoro in argento di Tekija, gli elmi da parata in bronzo, il ritratto del padre di Traiano, gli elmi da parata tardoantichi in oro di Berkasovo, la testa di bronzo di Costantino, la testa di Galerio di Felix Romuliana, il cammeo di Belgrado, rappresentano altrettanti capolavori dell’arte o dell’artigianato artistico dei centri di potere.
La mostra sarà inaugurata il 10 marzo e rimarrà aperta fino al 3 giugno 2018.
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